La Regione sblocca l’iter di 188 impianti eolici e fotovoltaici



Nell’articolo che segue riportiamo un’analisi tecnica di Mario Di Giovanna  che dimostra la follia di portare tutti questi impianti in conferenza di servizio senza aver prima fatto una pianificazione energetica (si arriverebbe a una sovrapproduzione di energia elettrica del 60%!). Troverete inoltre la lista completa degli impianti con focus su quelli di Sciacca e del suo circondario.

Il Far West dell’eolico e del fotovoltaico. Scempi paesaggistici per nulla.

Da livesicilia.it apprendo che è stato “sbloccato l’iter per 188 progetti per l’eolico ed il fotovoltaico”. Il decreto è stato pubblicato nella gazzetta ufficiale della Regione Siciliana il 30 agosto 2013, in questo link il testo completo del decreto con la lista dei progetti.

Saltano subito all’occhio alcune anomalie, la prima e la più incredibile è contenuta nell’articolo 2: “Le conferenze dei servizi dovranno determinare in via definitiva il rilascio ovvero il diniego dell’autorizzazione unica senza ulteriori aggiornamenti ed in base allo stato della documentazione esibita e dei pareri confluiti alla data stabilita per la conferenza, che dovrà essere inderogabilmente espletata per la stessa data”.

Questo significa che, anche se dovessero nascere dubbi di ogni sorta sulla bontà del progetto o sulla compatibilità ambientale, o ancora  se qualche ufficio, ad esempio la Soprintendenza, i Comuni, TERNA,  o qualche altro ufficio chiave, per cause di forza maggiore non dovesse essere presente in conferenza di servizio dalla stessa dovrà comunque venire fuori una decisione. E ricordiamoci che un mancato parere equivale a un parere positivo.

Foto simulazione che mette a confronto un uomo (puntino nero sulla sinistra della foto) con una pala eolica da 2 MW

Ciò mina alla base il principio di precauzione, anche in considerazione del fatto che non sono stati approvati tutti quei regolamenti (piano energetico, zonizzazione del territorio, etc.) che avrebbero permesso di conciliare gli interessi del privato con le esigenze di tutela del territorio e di una pianificazione energetica.

COSA RISCHIAMO?

Nella lunga lista di progetti, che potete leggere completa nel decreto, si hanno:

  • impianti eolici per complessivi 4842,12 MW
  • impianti fotovoltaici per complessivi 559,42 MW

Questo equivale, nel settore dell’eolico, all’installazione di circa 4.842 Pale da 1MW (quelle alte 75 metri) o 2421 pale da 2 MW (quelle alte 150 metri), non posso essere più preciso perché non conosco nei dettagli i progetti. Discorso analogo nel settore del fotovoltaico dove, approssimativamente, verrebbero consumati 559 ettari di territorio.

Non essendoci in  Sicilia alcuna pianificazione per questi impianti (zonizzazione del territorio, limite alle potenze installate, etc.), il rischio concreto è che tutti questi impianti possano essere approvati.

QUANTA ENERGIA VERREBBE PRODOTTA? 

Se venissero approvati tutti questi progetti, verrebbero prodotti nel territorio Siciliano, circa 11.000 GWh di energia elettrica, sufficienti a coprire quasi il 100% dell’energia consumata nel settore domestico e terziario dell’intera Sicilia pari a 11.823 GWh ( fonte Terna, consumi 2012). In realtà questa energia prodotta andrebbe a sommarsi a quella rinnovabile che già produciamo e che nel 2012 è stata di 5.027 GWh.

Quindi in Sicilia, assurdamente, si produrrebbe dalle sole fonti rinnovabili il 35% di energia in più di quella necessaria a soddisfare il mercato domestico e il terziario. Anche considerando il consumo complessivo di energia, includendo quindi i consumi dell’industria, dell’agricoltura, etc., si arriverebbe a un incredibile produzione del  77% di energia dal solo comparto delle rinnovabili.

E’ POSSIBILE GESTIRE TUTTA QUESTA ENERGIA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI?

La risposta al momento attuale purtroppo è no. Con le reti elettriche tradizionali, mancando sistemi di accumulo, considerando che la Sicilia è scarsamente interconnessa con il resto della nazione, la quota parte di energia prodotta da sole e vento non dovrebbe essere eccedente al 30/40 % del fabbisogno.  Abbiamo appena dimostrato che questa soglia in Sicilia potrebbe raggiungere il 77%. Questo per un semplice regola fisica: nella rete elettrica va immessa esattamente l’energia che questa richiede.  Mentre l’energia prodotta dal sole e dal vento non è controllabile. Il rischio concretissimo è che, superando quella soglia del 30/40%, gli impianti rimangano scollegati la maggior parte del tempo, oppure che siano necessari una serie di impianti tradizionali (principalmente a gas) che si attivino nelle giornate in cui non spira il vento e il cielo e coperto.

C’è da aggiungere inoltre che già  nel 2007 il gestore della rete elettrica TERNA aveva evidenziato problematiche al collegamento di Fonti rinnovabili alla rete elettrica Siciliana.

Che senso ha continuare ad approvare tutti questi impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, quando sappiamo già sin d’ora che tutta questa energia non potrà essere utilizzata (ma per le peculiari regole del mercato elettrico italiano verrebbe comunque pagata)?

LA SICILIA HA BISOGNO DI ENERGIA ELETTRICA?

La risposta è no! Nel 2012, così come negli anni precedenti la Sicilia ha avuto una sovrapproduzione del 5%, producendo tramite energie rinnovabili un rispettabilissimo  25% del proprio fabbisogno. Con questi impianti potremmo arrivare ad uno sovrapproduzione del 60%! E’ evidente che stiamo andando nella direzione sbagliata.

Quello che serve alla Sicilia  è un ammodernamento della rete elettrica che possa permettere il collegamento di nuovi impianti ad energia rinnovabile, di piccola entità (tetti fotovoltaici, piccoli impianti eolici, etc.). Il nostro territorio non può più tollerare mega-impianti, se non in numero limitatissimo , che sfregiano il paesaggio, che sono inutili per il fabbisogno energetico della nostra regione e che non danno alcun ritorno economico ai siciliani.

QUALI SONO I NUOVI PROGETTI CHE INSISTONO NEL TERRITORIO DI SCIACCA E NEL CIRCONDARIO?

Sciacca ed il suo circondario sono presi di mira in maniera particolare. Ecco i progetti oggetto di conferenza di servizio:

  1. FRIEL S.P.A.,  EOLICO  216,00 MW,  Menfi  Conferenza di Sevizio il 02/10/132 
  2. ELLEO SRL (ex SALADINO S.R.L.) EOLICO 10,00  MW Sciacca  Conferenza di Sevizio 16/10/13
  3. RE WIND S.R.L. EOLICO 110,00  MW AG Caltabellotta Conferenza di Sevizio 30/10/13
  4. FONTEOLICA S.R.L. EOLICO 9,00  MW AG Sciacca Conferenza di Sevizio 26/02/14
  5. EOLICA ERACLEA S.R.L. EOLICO 37,50  MW AG Cattolica EracleaConferenza di Sevizio 05/03/14
  6. 200KW S.R.L. EOLICO 0,20  MW AG Ribera Conferenza di Sevizio 12/03/14
  7. ASJA AMBIENTE ITALIA EOLICO 16,00  MW AG SciaccaConferenza di Sevizi ND
  8. RE WIND S.R.L. EOLICO 68,00  MW AG RiberaConferenza di Sevizi ND
  9. SOLAR ENERGY S.R.L. FOTOVOLTAICO 3,31 MW AG Sciacca Conferenza di Sevizi ND

Tra questi impianti ce ne sono alcuni di piccola entità che potrebbero avere un impatto limitato sul nostro paesaggio, altri hanno dimensioni talmente grandi che sicuramente sono incompatibili con la natura del nostro territorio, vocata al turismo e all’agricoltura. Le Amministrazioni comunali coinvolte dovrebbero studiare questi progetti, anche quelli dei paesi limitrofi, per verificarne l’impatto paesaggistico e la compatibilità energetica e dovrebbero vigilare sugli uffici regionali, in particolare la Soprintendenza, affinché non disertino le riunioni.

Il rischio concreto è quello di ritrovarsi con una Sicilia sfregiata da migliaia di mega-impinati  senza ricevere nessun ritorno in termini economici ed ambientali.

Fonte: http://mdigiovanna.blogspot.it/2013/09/il-far-west-delleolico-e-del.html

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