L’anno che verrà: nuove proposte dai gestori dell’acqua


Ci stiamo avvicinando all’inverno, le giornate si accorciano, il futuro sembra abbastanza cupo e nuvoloso. Si va incontro al Natale e al nuovo anno. Cosa ci dobbiamo aspettare dai “padroni dell’acqua”?

Girgenti Acque qualcosa ce lo ha lasciato intuire per mezzo delle sue squadre di distacco, con il suo modo arrogante di gestire i rapporti con l’utenza  e con i suoi novelli “bravi”, di manzoniana memoria, che intimoriscono e minacciano i cittadini di severe ritorsioni se non provvedono a pagare le bollette dell’acqua da loro calcolate.

La lotta per la ri-pubblicizzazione del sistema idrico è una battaglia che, ne siamo certi, terminerà con la vittoria dei cittadini e non con l’arroganza del privato e l’impressionante complicità di tantissimi sindaci, amministratori e onorevoli che dovranno rendere conto al popolo sovrano.

E’ bene ricordare che sull’acqua ci sono interessi economici grandissimi e ciò che doveva essere la soluzione del problema è diventato il vero problema dei cittadini. In Italia chi ha voluto che l’acqua diventasse una merce è stato l’ex ministro Giulio Tremonti e il suo partito, il PDL, mentre quasi tutti gli altri hanno sostenuto, più o meno indirettamente e senza battere ciglio, la più grande porcata mai perpetrata ai danni della collettività: la privatizzazione dell’acqua.

Detto questo, vediamo cosa il nostro beneamato gestore privato del servizio idrico ci sta preparando per il prossimo futuro. FederUtility, la federazione delle imprese energetiche e idriche, sta promuovendo una campagna stampa in cui cercano di mostrarsi “agnelli” anziché  “lupi”, quali in realtà sono, ed è cosi che mette sul tavolo una serie di proposte di cui si parlerà al Festival dell’Acqua (nome accattivante che cela il grande inganno) in programma all’Aquila nei primi giorni di ottobre.

In ordine sparso:

  • il deposito cauzionale di tre mesi al momento della firma di un nuovo contratto;
  • l’inserimento nella tariffa delle perdite considerate fisiologiche;
  • i cosiddetti contatori intelligenti che gestiscono le utenze a distanza, distacchi compresi, per i quali l’Autorità per l’energia ha appena avviato una sperimentazione;
  • la sostituzione dei vecchi contatori a spese dell’utenza.

L’AltraSciacca fa appello a tutti i cittadini a non abbassare la guardia e a non lasciarsi abbindolare da comunicati stampa o campagne fuorvianti perché la verità è una ed una sola :

 

L’ACQUA E’ UN BENE PRIMARIO ESSENZIALE PER LA VITA CHE DEVE ESSERE GARANTITO A TUTTI!

 

SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA.

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