Bando Terme di Sciacca: come volevasi dimostrare, non hanno ancora deciso niente…


termedisciaccaquovadisApprendiamo dagli organi di informazione e dalla nota stampa del Sindaco il resoconto della riunione tecnica, svoltasi ieri a Palermo e presieduta dall’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris, avente come oggetto il bando per la manifestazione di interesse alla gestione del nostro patrimonio termale.

Noi de L’AltraSciacca ce ne siamo occupati recentemente (link post), lamentandoci dell’inerzia Regionale e del mancato rispetto degli impegni che per l’ennesima volta l’amministratore regionale di turno aveva assunto con la città. Siamo stati tacciati, ma non è una novità, di essere polemici per aver sollevato un argomento che invece, per sua natura, per l’importanza che riveste e per l’incredibile opportunità che costituisce per Sciacca, dovrebbe essere costante oggetto dell’attenzione di tutti i nostri amministratori.

La lettura del comunicato stampa ci lascia letteralmente basiti: “Si sta cercando di capire quale sia la formula migliore per selezionare il privato”!?! In estrema sintesi e con parole chiare, dopo tutto il tempo trascorso e gli errori, taluni madornali, commessi sino a oggi, non si è arrivati ad alcuna utile conclusione. Alla faccia delle recentissime precisazioni dell’assessore Michela Stancheris che evidenziavano che gli impegni assunti due mesi fa sono stati affatto disattesi e che con il collega dell’Economia sono pienamente coinvolti, ognuno per le proprie competenze, nelle procedure relative al bando per la manifestazione di interesse.

Rimaniamo pure allibiti nell’apprendere che altro elemento di “ritardo” è la questione dell’allaccio fognario delle Terme. Scopriamo , dunque, solo oggi che la soluzione da trovare era strettamente legata all’ATO Idrico e al suo gestore, il quale da ben 5 anni fa il bello il cattivo tempo in questo settore.

Se questi sono gli esiti del “summit” palermitano, dobbiamo prendere atto che non ci siamo per nulla sbagliati! Non ci siamo sbagliati nell’evidenziare le poche idee molto confuse sul percorso della privatizzazione delle Terme, né sulla superficialità e sul disinteresse con cui la Regione si sta occupando della redazione del bando, prova ne è l’evidente segnale che ha voluto dare l’assessore all’Economia Luca Bianchi disertando la riunione. Non ci siamo sbagliati nell’aver rilevato la concreta volontà di voler prendere ancora tempo perché non sanno cosa fare con la questione “Terme” e come farlo.

Una grossa fetta del futuro economico-turistico di questa città passa, piaccia o non piaccia, per la strada del termalismo. Non possiamo più permetterci l’inerzia della politica, tanto meno la sua incapacità. Il nostro patrimonio termale si sta svalutando giorno dopo giorno e di questo passo saremo costretti a svenderlo per nulla o quasi. Ci sorge un dubbio: non è che a qualcuno potrebbe convenire così?

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