Lo scorso 7 febbraio, per iniziativa del Comitato per la Sacralità dell’Acqua di Sciacca, si sono riuniti nei locali della Camera del Lavoro le associazioni e i movimenti che operano a Sciacca (tra cui L’AltraSciacca), Ribera, Cattolica Eraclea, nei comuni della Valle del Belìce e nei comuni montani. Sono stati avviati contatti anche con le realtà presenti nel lato orientale della provincia di Agrigento, come Casteltermini, nelle ultime settimane in stato di forte agitazione, e Licata, attualmente priva del primo cittadino, con l’intento di integrarle in un percorso comune di lotta che possa essere maggiormente efficace.
Si sono gettate le basi per un coordinamento di azioni volte a sensibilizzare il Commissario a rivedere ulteriormente le tariffe e dare mandato a uno studio legale per analizzare il contratto e verificarne il mancato rispetto da parte del gestore Girgenti Acque, alla luce delle denunce, ormai quotidiane, provenienti dai cittadini.
La “latitanza” e il voltafaccia in merito alla ri-pubblicizzazione della gestione del servizio idrico del governatore Crocetta non fanno ben sperare e l’unica via percorribile sembra proprio quella dei cittadini che si ribellano a un sistema iniquo.
Il successivo passo è la programmazione di una manifestazione davanti agli uffici del Commissario Infurnari per trasformare le nostre richieste in fatti concreti.