In scena “Le baccanti” di Euripide al teatro “Aldo Nicolaj” di Calamonaci


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LOCANDINA baccantiLa compagnia teatrale “I Policandri” di Palermo presenterà il dramma antico de “Le baccanti” di Euripide, domenica 30 Marzo 2014, ore 21.00, al teatro ‘Aldo Nicolaj’ di Calamonaci. La rappresentazione teatrale è stata curata dal regista Maurizio Carlo Luigi Vitale, assistente alla regia Greta Pecora. Nella scenografia: albero di Penteo realizzato da Giuseppe Sgroi; maschere di scena a cura di Filippo Grillo; effetti sonori a cura di Giuseppe Calisti.

Dioniso, ovvero l’affermazione dell’irrazionalità, dell’individualità, della corporeità, l’affermazione della società come insieme di individui. Penteo, ovvero la negazione dell’estro, della follia, dell’individualità. L’affermazione dell’essere come conseguenza di regole e leggi. Così se la libertà di vivere il proprio corpo e la propria follia sono per Dioniso, alla luce del sole, fuori della Polis ma alla luce del sole. Per Penteo la morale delle leggi tende a negare tali libertà. Ma al tempo stesso non può negarne l’imprescindibile necessità. Si trasforma così in voyeur, si traveste, spia le Baccanti, a significare che l’essere umano è duale, ora razionale e mentale, ora folle e corporeo. Penteo, il perdente, trasforma quindi in vizio la libertà del suo essere. Non riconosce Dioniso in quanto Dio, non vede ciò che non vuole vedere, sente e vede le baccanti che circondano la sua reggia e che martellano la reggia stessa con lo stridore dei “timpani”. Non vede invece le Baccanti durante i riti sul monte Citerone, ne mentre in dialogo con Cadmo, Tiresia, i mandriani, esse gli sono accanto a testimoniare che la loro presenza come il loro significato, è innegabile. Fino all’ultimo si nega all’irrazionale, al corpo e alle sue necessità. Per questo vizio, più che per volere del dio, troverà la morte.

Per informazioni e prenotazioni chiamare al numero 328.013.4734.

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