Le considerazioni del Comitato Stoppa la Piattaforma sulla risoluzione approvata in Commissione Ambiente al Senato


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Giovedì 13 Marzo è stata approvata in Commissione Ambiente del Senato, presieduta dal nostro concittadino senatore Giuseppe Marinello, una risoluzione che prevede alcuni indirizzi per riorganizzare la legislazione relativa ai permessi di ricerca e coltivazione di idrocarburi in mare.
Questa risoluzione, approderà nella forma di ordine del giorno nell’aula del Senato la prossima settimana e, se approvata, il Governo si dovrà impegnare a rispettarla elaborando una proposta legislativa da sottoporre nuovamente alle Camere.

Andiamo al contenuto. La risoluzione prevede alcuni aspetti significativi e positivi, tra i più salienti:

  • il ripristino del limite delle 12 miglia anche per le istanze anteriori al maggio del 2010;
  • l’individuazione di aree da non sottoporre a trivellazione per motivi geologici (terremoti, vulcani), ambientali o di ripopolamento ittico;
  • l’individuazione di enti di comprovata affidabilità che valutino indipendentemente la documentazione presentata dalle società petrolifere;
  • il miglioramento degli standard di sicurezza attraverso il recepimento di accordi e direttive internazionali;
  • il decommissioning di piattaforme non più produttive;
  • l’innalzamento dei requisiti minimi di capacità tecnico economiche delle società petrolifere.

In altri aspetti la risoluzione è purtroppo molto meno incisiva in particolare:

  • si prevede di aumentare le royalty, portandole però solo ad un 15% (aumento del 50% rispetto all’attuale) ma solo per le nuove concessioni, senza accennare nulla alle enormi franchigie attualmente esistenti (ricordiamo che negli altri paesi non ci sono franchigie e le royalty sono molto più alte);
  • si prevede di istituire una moratoria per le nuove concessioni in attesa dell’approvazione della direttiva comunitaria 2013/30 UE, applicabile  però solo alle acque territoriali (12 miglia), e non a tutte le concessioni in itinere nelle aree di competenza italiane.

E’ importante a questo punto verificare come questo atto di indirizzo verrà approvato in aula, l’auspicio che abbiamo è che gli indirizzi più deboli possano essere emendati e sopratutto che la conversione in legge da parte del Governo e delle Camere non ci riservi sorprese.

Ma cosa più importante, abbiamo la necessità che si faccia presto, sono infatti numerosi i permessi di ricerca di fronte le acque siciliane e Italiane in fase di approvazione, non vorremmo che “si chiuda la stalla quando i buoi sono già scappati“.

In sostanza questa risoluzione, anche se ha alcuni e non secondari aspetti deboli, è un importante passo avanti, dobbiamo a questo punto verificare e vigilare su come e quando verrà tradotta in legge. E cosa più importante andrebbero bloccate le nuove concessioni su tutte le aree di competenza italiane in attesa di questo riordino legislativo.

Fonte: mdigiovanna.blogspot.com

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