Apprendiamo con grande soddisfazione la notizia che il Comune di Sciacca recupererà finalmente il credito vantato nei confronti dell’Ente Acquedotti Siciliani sin dal 2005, già speso negli anni passati, ma utile per ridurre parte dell’anticipazione di cassa che di fatto costringe il nostro Comune a un’affannosa ricerca di liquidità.
Noi de L’AltraSciacca ci siamo occupati dell’argomento diverse volte e siamo stati tra i pochi che non ci stavano a veder perdere una tale somma per incuria o inerzia del Comune. Per tale questione abbiamo fatto volantinaggio, interessato giornali e TV, scritto e riscritto sistematicamente al Sindaco pro tempore affinché fosse portata avanti un’azione incisiva per il recupero di tale ingente somma.
Bene ha illustrato il sindaco Di Paola il rischio di dissesto finanziario che era dietro a un eventuale mancato introito di tale somma, da noi più volte denunciato e volutamente e completamente ignorato da chi, oggi, con notevole faccia tosta, continua a giustificare il proprio operato che ci ha fatto rischiare l’irreparabile.
Ora la questione relativa alla transazione con L’EAS è arrivata al capolinea, ma rimane ancora un ulteriore somma di 3 milioni e mezzo di euro da riscuotere dall’EAS per la quale sappiamo che l’attuale Amministrazione ha intrapreso già da qualche tempo un’azione legale.
Lo ripetiamo, siamo contentissimi per la positiva soluzione della vicenda relativa alla vecchia transazione che ha restituito, oltre a una maggiore serenità, rispetto e dignità a tutta la Città di Sciacca, ma contestualmente non possiamo non chiederci quanto è costata questa operazione di recupero del credito.
Sono queste le domande che rivolgiamo ufficialmente al sindaco Di Paola cui sicuramente non avrà alcuna difficoltà a rispondere:
- Qual’è l’importo complessivo delle somme pagate dal Comune di Sciacca a titolo d’interessi e oneri finanziari per l’anticipazione di cassa richiesta e per le somme non riscosse ma utilizzate per pagamenti e risalenti al lontano 2006?
- A quanto è ammontato il costo del lodo arbitrale promosso per definire la questione della transazione e di cui non si è capito la necessità circa la materia del contendere già definita nei particolari dalle parti?
- A che punto e l’iter per cercare di rientrare degli ulteriori somme ancora vantate come credito nei confronti dell’EAS?