L’incontro ha visto la presenza di cittadini, sanitari, sindacati, movimenti, partiti politici, associazioni e comitati di quartiere.
Dopo la registrazione dei presenti si è aperto l’incontro con l’introduzione del coordinatore di Cittadinanzattiva Gero Maggio che ha messo in evidenza l’urgenza di trovare una soluzione alla gravissima deficienza di personale medico, paramedico e di supporto dei servizi dell’ospedale che devono assicurare le urgenze e che al momento per una diminuzione costante del personale sono a rischio clinico; quindi sono stati invitati i presenti ad avanzare proposte e suggerimenti per raggiungere nel più breve tempo possibile tale obiettivo.
Il consigliere comunale Cinzia Diliberto, in rappresentanza della Commissione Sanità che presidia con un sit-in l’ospedale, comunica che si sono raccolte già 600 firme e che il presidio continuerà fino a quando non si farà il consiglio comunale aperto dentro la struttura ospedaliera dove si spera di far intervenire le più alte cariche del governo Crocetta. Si aspetta per questo l’autorizzazione da parte della nuova dirigenza agrigentina il cui manager dovrebbe insediarsi già da domani.
Il rappresentante della CGIL Sanità della Provincia Caterina Santamaria contesta la recente circolare dell’assessorato che, in modo ambiguo, pare che voglia aumentare il personale quando invece nella realtà non cambia nulla e le emergenze dell’ospedale di Sciacca non saranno sicuramente risolte con tale intervento burocratico amministrativo. Bisogna fare forti pressioni sul nuovo manager affinché abbia la capacità di trovare la giusta formula per raggiungere l’obiettivo urgente di dare il personale minimo indispensabile alle U.O. d’urgenza dell’ospedale di Sciacca.. Come prima cosa si dovrebbero prorogare tutti i contratti in scadenza adempiendo così alle condizioni essenziali per garantire i fattori di sicurezza per i cittadini e i sanitari. La proroga che viene chiesta necessita di troppo tempo e l’ospedale di Sciacca non può aspettare.
Molti dei presenti, specialmente i sanitari, condannano la politica agrigentocentrica operata negli anni dal management agrigentino e ritengono scandaloso che si tengano due ospedali come quello di Sciacca e di Ribera, distanti soltanto 20 Km, con le stesse unità operative. Si dovrebbe chiedere razionalizzazione delle risorse.
Qualcuno pensa che la politica dovrebbe essere ancora più incisiva e determinata e quasi tutti i presenti pensano ad azioni eclatanti che possano attirare l’attenzione dei media e che possano coinvolgere, come è avvenuto per il tribunale, tutta la società civile del nostro territorio e dei paesi che gravitano nel nostro distretto.
Lilla Piazza responsabile TDM Cittadinanzattiva di Sciacca pensa che si ravvisano, qualora non si arrivi ad una soluzione urgente del problema “personale”, gli estremi per un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio.
In conclusione dell’incontro il coordinamento invita le associazioni presenti ad individuare proprie risorse umane per supportare la Commissione Sanità nella meritoria opera di presidio permanete dell’ospedale, di adoperarsi per la raccolta delle firme in difesa dell’ospedale e di diffondere, quanto più possibile, tra i propri adepti o utenza servita, la necessità di una mobilitazione popolare.
Il coordinamento di Cittadinanzattiva si fa carico di essere punto di riferimento per tutti i componenti e di coordinare tutte le iniziative che si andranno ad organizzare.
Sciacca, 30 giugno 2014.
Il comitato organizzatore