Comuni sull’orlo di una crisi di… nervi


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Non c’è da stare allegri né da sottovalutare lo stato quasi comatoso dei bilanci dei comuni italiani in generale. L’ormai scusa della spending review non riesce a far superare il gap che molti comuni italiani, compreso il nostro, hanno tra entrate e uscite.

Ed è proprio questo il vero nocciolo del problema: uno Stato che continua a sperperare e a togliere servizi essenziali come quelli inerenti alla Sanità (ospedali, pronto soccorso, ricerca), alla sicurezza (polizia e forze dell’ordine) e alla prevenzione (vigili del fuoco e protezione civile).

I nostri politici, che da sempre godono della nostra fiducia, nonostante gli innumerevoli esempi di ladrocinio e di sperperi indicibili, non mollano neanche di un millimetro i loro privilegi, ma continuano imperterriti a ledere i nostri diritti.

Lo abbiamo visto con l’acqua, con le trivellazioni che incombono nel mediterraneo e in particolare davanti alle nostre coste, lo vediamo ogni giorno con gli scandali del Mose, di Expo e di tantissimi altri eclatanti episodi di malversazione, corruzione e sprechi.

Nonostante tutto sembriamo cerebralmente “impermeabili” a tutto questo e quindi continuiamo ad accettarlo supinamente.

Oggi leggiamo della probabile manovra che il Comune di Sciacca dovrebbe attuare per l’equilibrio di bilancio, pari a 3.600.000,00 Euro! Che strana coincidenza però! E’ esattamente la somma che il nostro Comune ha perso per colpa di incapacità amministrativa pregressa nei confronti dell’EAS per somme anticipate e mai riscosse. Non ci riferiamo alla stucchevole vicenda dei 4.000.000,00 di euro che l’ormai decotta azienda degli acquedotti siciliani ci deve erogare dopo non si sa più quanti gradi di giudizio e quante sentenze a favore. Avvocati, lodi arbitrali, interessi pagati per anticipazione di Cassa e altro ancora sono soltanto la punta dell’iceberg di un’altra importante somma pari proprio a circa 3 milioni e seicentomila euro, che l’EAS ci deve e che, per la cieca ostinazione di chi allora amministrava questa città, non sono stati recuperati.

Noi de L’AltraSciacca siamo intervenuti su questa particolare vicenda tantissime volte, facendo persino volantinaggio, scrivendo lettere aperte alle amministrazioni, cercando la sensibilizzazione pubblica attraverso i media e avanzando proposte realisticamente praticabili per salvaguardia del nostro credito, come l’istituzione di un conto corrente ad hoc per le ultime 5 bollette che l’EAS ha recapitato ai cittadini e con cui si poteva compensare quanto da noi avanzato. Non lo si è voluto fare.

Abbiamo urlato, gridato, ma quasi nessuno ci ha ascoltato e nell’indifferenza generale abbiamo, quasi certamente, perso questi soldi. Nessuno ha colpe, nessuno ne risponderà, nessuno farà mai autocritica. E’ normale, sarebbe strano il contrario.

Ora ci vengono a dire che mancano quasi 4 milioni di euro per il bilancio e noi, poveri fessi, possiamo dire di no? Ci mancherebbe altro, 4 milioni di euro non si negano a nessuno!

Benvenuti a Sciacca, la città più bella al mondo ma che bisogna accettare con tutte le sue incredibili e inspiegabili contraddizioni, come questa.

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