Daniele Gaglione con il lungometraggio La Mia Classe, Cyop & Caf con il documentario Il Segreto, Massimiliano Camaiti e Lorenza Indovina, ex aequo, rispettivamente con i cortometraggi Mathieu e Un Uccello Molto Serio. Sono i nomi dei vincitori dello Sciacca Film Fest 2014, che hanno portato a casa la statuetta in ceramica del Melqart, simbolo della manifestazione, realizzato anche quest’anno dalle attività aderenti al Consorzio del Corallo di Sciacca. A ricevere la menzione speciale della giuria, invece, il documentario Fuoristrada di Elisa Amuruso, il lungometraggio Più Buio di Mezzanotte di Sebastiano Riso e, tra i documentari, Fratelli Minori di Carmen Gardina. La giuria ha, infine, segnalato il lungometraggio E Fu Sera e Fu Mattina di Emanuele Caruso. La Mia Classe, oltre ad aggiudicarsi il primo posto come miglior lungometraggio, ha anche ricevuto anche il premio FICE. La Federazione Italiana del Cinema d’Essai ha assegnato, infine, la menzione speciale al documentario Il Dio delle Zecche di Leandro Picarella e Giovanni Rosa. Differente, rispetto alle decisioni della giuria, il parere del pubblico dello Sciacca Film Fest 2014. Il voto popolare ha, infatti, premiato il lungometraggio Song ‘e Napule dei Manetti Bros, il documentario Fatti Corsari di Stefano Petti, e il “corto” Tacco 12 di Valerio Vestoso.
Una grande cornice di pubblico ha salutato, ieri sera, la settima edizione dello Sciacca Film Fest, la cui direzione artistica, anche quest’anno, ha portato la firma di Sino Caracappa. Una serata alla quale ha preso parte anche l’assessore regionale al Turismo Sport e Spettacolo, Michela Stancheris. Cala, dunque, il sipario sul festival, un evento che dal 5 all’11 settembre scorsi ha trasformato il complesso monumentale della Badia Grande in un vero e proprio laboratorio culturale dove si sono incontrati cinema, letteratura, teatro e musica. Un’edizione che ha visto grandi nomi della cultura, italiana e non, tra i protagonisti: da Roberto Faenza a Donatella Finocchiaro, da Carmelo Sardo adAhlam Mosteghanemi, da Emilio D’Alessandro a Franco Marineo, da Mario Sesti a Francesco Bruni. Ma è stato, soprattutto, l’anno della collaborazione con Giacomo Martini (della direttore artistica della Mediateca di Bologna) e dell’incontro con sei editori statunitensi. Due tasselli importanti per il futuro del festival, grazie ai quali è stato possibile gettare ulteriori basi per la crescita organizzativa e per la pianificazione di nuove iniziative.
«Lo Sciacca Film Fest deve guardare sempre al domani – ha affermato durante la cerimonia di premiazione il direttore artistico Sino Caracappa – ecco perché la gioia per il successo della settima edizione durerà soltanto lo spazio di una notte. Da domani saremo già al lavoro per lo Sciacca Film Fest 2015, consapevoli di aver intrapreso la giusta strada per poter crescere e diventare un grosso evento internazionale».