Al summit sul clima di New York, alcuni grandi Paesi emettitori hanno annunciato passi avanti nel contenimento delle emissioni di gas serra. Il nostro Premier ha fatto grandi discorsi. Ma si poteva e doveva fare di più.
La Cina dovrebbe anticipare radicalmente il picco delle sue emissioni rispetto alla data indicata del 2025, le decisioni annunciate da Obama andrebbero sostenute da una ben più sostanziale riduzione del ricorso alle fossili da parte degli Stati Uniti, e anche sul versante comunitario, si va verso accordi ancora modesti e non all’altezza della sfida.
Ma le parole più “suggestive” sono arrivate dal premier Renzi, che ha pronunciato una serie di intenti in aperto contrasto con le politiche che il suo governo sta varando in Italia.
Dopo aver richiamato i moniti della scienza a fare presto, Renzi ha menzionato i primati italiani sulle fonti rinnovabili. Se vuol rispondere alla scienza trivellando sempre più il Mediterraneo e penalizzando le rinnovabili, addirittura retroattivamente, o non sa di cosa parla oppure ha interpretato il summit Onu come l’ennesima passerella. Appuntamenti come questo meriterebbero ben altra serietà!
Se vuole impegnarsi davvero per proteggere il clima il governo italiano deve rivedere radicalmente il decreto “Sblocca Italia” in materia di energia, specie per quanto riguarda le misure di deregulation e gli incentivi alle estrazioni di idrocarburi. Difendere il clima a parole, a New York, e promuovere una svolta fossile a casa, è un esercizio di retorica smentito dai fatti. Più che cambiaverso, sembra controverso!
Scendi in campo anche tu per chiedere un futuro rinnovabile: FIRMA la DICHIARAZIONE di INDIPENDENZA dalle FONTI FOSSILI!
Fonte: www.greenpeace.org