L’ex stazione ferroviaria venduta a privati è un danno per Sciacca


stazione

Ieri abbiamo appreso dagli organi di stampa della vendita a privati dei terreni e degli immobili della ex-stazione ferroviaria di Sciacca.

Noi de L’AltraSciacca esprimiamo il nostro disappunto nei confronti delle amministrazioni comunali succedutesi negli ultimi anni per essersi lasciate sfuggire un’area che, come dimostrano i tanto numerosi quanto validi progetti che le assegnavano destinazione pubblica
(parcheggi, giardini, parchi culturali, piste ciclabili, stazione autobus, nodo intermodale,
scala mobile, etc.) avrebbe potuto valorizzare la nostra Sciacca arricchendola di verde e/o di strutture di servizio.

Oggi, invece, con la vendita dei terreni ai privati potrebbe essere arrecato un danno gravissimo allo sviluppo urbanistico, turistico e culturale della nostra città. Costituisce
ulteriore danno alla pubblica utilità il fatto che non ci sia stato nessun accordo tra il Comune e Ferservizi che mirasse ad escludere dalla vendita almeno il sedime ferroviario e parte dell’area, opzione che avrebbe permesso la realizzazione di buona parte dei progetti esistenti.

Ulteriore fonte di preoccupazione è il fatto che la zona è interessata dalla prescrizione esecutiva N°1 del Nuovo Piano Regolatore Generale, il cui contenuto ci è ignoto. Ci auguriamo che questa previsione del PRG tenda a valorizzare l’area e che non siano previste nuove edificazioni.

Lanciamo un ultimo appello, forse c’è ancora una possibilità per non perdere questa occasione di sviluppo. Il Comune di Sciacca può esercitare diritto di prelazione sia per acquistare per intero terreni e immobili sia, in subordine, per trovare un accordo col privato per la cessione di almeno una parte delle aree (quelle di sedime ferroviario e buona parte del terreno).
Auspichiamo che l’Amministrazione comunale valuti molto seriamente quest’opportunità.

 

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