Ricordate lo spazio dentro il Palazzo Comunale dove si svolgevano la maggior parte degli eventi dell’estate saccense? Come no? Ma sì, l’atrio inferiore del Palazzo comunale in cui veniva allestito per il periodo estivo un palco permanente per spettacoli, esibizioni, premiazioni e rassegne teatrali.
Che fine hanno fatto i lavori che dovevano essere effettuati per la messa in sicurezza della struttura dopo la caduta di qualche calcinaccio?
Una caratteristica tutta saccense è il “farci l’abitudine”, quindi, a distanza di ben 3 anni dalla chiusura dell’atrio inferiore, non rilevando più alcun segno di attività al suo interno, abbiamo metabolizzato la sua indisponibilità, così come si siamo abituati alla chiusura dei musei, del viadotto Cansalamone, delle Terme, delle stufe di san Calogero.
Ma la cosa più grave è che ci hanno fatto l’abitudine anche i Consiglieri comunali che non sembra abbiano particolarmente a cuore il problema. Passano i giorni, i mesi, gli anni, di tutto si parla, ma del recupero di questo importantissimo spazio culturale non si sa nulla!
E’ un problema di risorse finanziarie? Bene, se è così chiediamo che si trovino come si riesce a fare per la sistemazione di strade, per la pulizia di tombini e caditoie, per la scerbatura straordinaria o altro, ritenendo indispensabile e urgente il ripristino e la fruizione di un tale bene.
E’ una scelta amministrativa voluta? Bene, ne prendiamo atto, ma sicuramente non si potrà pretendere che la si accetti in silenzio.
Chiediamo quindi al sig. Sindaco:
- quali impedimenti ostacolano la sistemazione e messa in sicurezza del luogo per la sua fruibilità?
- come mai a distanza di 3 anni gli Uffici del Patrimonio non sono ancora intervenuti?
- è stato redatto un progetto di messa in sicurezza e con quali costi?
- il progetto è stato già sottoposto al vaglio della Sovraintendenza ai Beni Culturali?
Attendiamo le risposte. La città tutta le aspetta perché è ormai da troppo tempo non si sa più nulla e, francamente, è intollerabile questo silenzio.