“Mi dispiace.. le nostre impronte sono voragini.. scusatemi!
Questo Futuro, io non lo accetto.
Perchè uno sbaglio non diventa un errore finchè ti rifiuti di correggerlo.
Tutto questo possiamo capovolgerlo a nostro favore. Come?
Mi permetto di suggerire che, come un agricoltore vede un albero che è sano non dai suoi rami ma dalle sue radici, noi come contadini dobbiamo guardare alle radici, non ai rami del governo, non ai politici che lavorano per le corporation,
siamo noi le radici, noi le fondamenta, questa generazione
spetta a noi prenderci cura di questo pianeta, è la nostra unica casa!
Dobbiamo riscaldare globalmente i nostri cuori e cambiare il clima delle nostre anime, capire che non siamo qualcosa di distinto dalla natura, siamo una parte di essa e tradire la natura è come tradire noi stessi.
Salvare la natura è salvare noi stessi, perchè per qualcunque cosa tu stia combattendo: razzismo, povertà, femminismo, diritto degli omosessuali o per qualsiasi tipo di equità, non è davvero importante, in fin dei conti
perchè se non lavoriamo tutti insieme per salvare l’ambiente
alla fine saremo “equamente” estinti.
Mi dispiace..*