La questione della salvezza delle Terme di Sciacca sembra sempre di più rassomigliare a una rappresentazione dell’opera dei Pupi del celeberrimo Mimmo Cuticchio.
Gli elementi basilari per una storia degna dell’Orlando Furioso ci sono tutti.
Ci sono i Paladini di Francia (i Comitati, le Associazioni, le forze sociali), i Saraceni (i Politici), ci sono le Donzelle (le dirigenti Regionali che trovano giusto chiudere le Terme), i Gano di Magonza (i traditori delle Terme).
La recita a soggetto si svolge nel rispetto di un copione assolutamente surreale, in cui gli stessi Politici, responsabili della chiusura delle Terme di Sciacca, vengono ancora una volta chiamati ad esprimersi e, si spera, anche a mobilitarsi per trovare una soluzione contro la chiusura e la svendita del nostro patrimonio termale.
Finale dell’opera: le Terme di Sciacca a Marzo 2015 sono state chiuse definitivamente!
Giorni fa, il Comitato Salviamo le Terme di Sciacca, era riuscito, per merito del Deputato Matteo Mangiacavallo, ad ottenere una audizione presso la III Commissione Affari Produttivi dell’ARS, dove, con nostro stupore e compiacimento abbiamo incontrato il mitico (molti cittadini ritenevano che non esistesse realmente) Assessore regionale al bilancio Baccei, vero artefice del destino delle nostre Terme.
In quell’occasione il nostro Sindaco ebbe ad affermare più volte che “l’occasione era troppo ghiotta“ per lasciarsi scappare la possibilità di una interlocuzione diretta con chi poteva fornire delle risposte certe sulla vicenda termale.
Era il giusto coordinamento da mettere in campo: Sindaco, Città e Politici del territorio, per far vedere che si mostrava un fronte compatto e determinato verso un unico obiettivo: RIAPRIRE LE TERME DI SCIACCA.
L’illusione (ma speriamo sempre di sbagliarci) è durata qualche giorno, il tempo di assistere all’ennesimo incontro inconcludente tra “politici” convocato dallo stesso Sindaco Di Paola.
E la Città, chiederete Voi? Le forze sociali? Gli ex lavoratori delle terme? Non si doveva fare fronte comune?
Come non essere d’accordo con il Comunicato della CGIL e del suo rappresentante Franco Zammuto, giustamente arrabbiato per non aver avuto l’occasione di esprimere quanto tutte le forze sociali di questa città possono fare per portare avanti una battaglia tutt’altro che facile.
Si è preferito, ancora una volta, privilegiare il “politico” e non la città, disattendo platealmente altre dichiarazioni o azioni (pulizia parco termale) in cui l’appello ai cittadini sembrava essenziale.
E’ questo che pensa il Sindaco quando chiamò la città al capezzale delle moribonde Terme la città ? E’ veramente ancora convinto che a qualcuno (a parte i Saccensi ) interessi il loro destino ?
Condividiamo, facciamo nostro e rilanciamo l’appello finale del Segretario della CGIL di Sciacca di un “tutti per uno, uno per tutti”, unica speranza , se ne faccia una ragione il Sindaco, per tentare di vincere la battaglia per la salvezza delle Terme di Sciacca.