La scorsa estate Sciacca è stata baciata dalla natura con la deposizione di uova nel litorale di Capo San Marco da parte delle tartarughe caretta caretta e la successiva nascita di 133 tartarughine, una piccola percentuale delle quali potrebbe tornare a deporre nella stessa spiaggia tra circa trent’anni.
Non a caso, nello stesso tratto di spiaggia interessato dal secondo nido, ieri è stato liberato un esemplare adulto di tartaruga di circa vent’anni che era stata pescata moribonda a Mazara del Vallo e successivamente curata nel centro tartarughe marine di Lampedusa.
All’evento di ieri era presente anche Daniela Freggi, responsabile del suddetto centro che ha spiegato le procedure da adottare nel caso in cui si avvisti un esemplare in difficoltà o ci si trovi davanti un nido di tartaruga, spiegando anche come di anno in anno gli avvistamenti e le stazze di caretta caretta nel nostro mare diminuiscano.
Ha spiegato anche la storia della tartaruga liberata ieri, ribattezzata “Little Mary”, alla quale è stata diagnosticata un blocco intestinale causato dall’ingerimento di rifiuto plastico scambiato per cibo. E’ stato anche mostrato questo materiale plastico per far capire quanto l’uomo possa danneggiare l’ambiente.
Al termine di tutti gli interventi, si è proceduto con la liberazione della tartaruga alla presenza di tanti concittadini.
L’evento è stato organizzato dalla locale sezione del WWF OA Sicilia Area Mediterranea di cui fanno parte i volontari che hanno prestato servizio nella sorveglianza dei nidi della scorsa estate, coordinati dall’Arch. Giuseppe Mazzotta.
Un bel momento che ha interessato la nostra città che ha dato una bella risposta nella speranza che altre tartarughe preferiscano la nostra spiaggia anche nei prossimi anni a dimostrazione che esiste ancora un ecosistema marino sano che rischia ogni giorno di essere rovinato da attività drastiche da parte dell’uomo, in primis l’attività petrolifera.
Ecco le foto ed il video