Pubblichiamo di seguito la relazione delle attività di Cittadinanz@ttiva di Sciacca svolte nel 2015 contenente anche il report del Tribunale dei Diritti del Malato e Procuratori dei Cittadini che boccia integralmente la gestione dell’Asp di Agrigento.
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CITTADINANZ@TTIVA ONLUS
TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO
PROCURATORE DEI CITTADINI
SEZIONE DI SCIACCA
“Fare i cittadini è il modo migliore per esserlo”
RELAZIONE ATTIVITA’ 2015
PREMESSA
Il Movimento con le sue due reti del Tribunale Diritti del Malato e Procuratori dei Cittadini è stato impegnato per tutto il corso dell’anno appena trascorso in numerose importanti e significative attività, nel campo sanitario, nella tutela dei beni comuni e dell’ambiente, nel cercare di migliorare i servizi comunali e la trasparenza degli atti, nel campo solidale e culturale.
Molte delle attività sono state realizzate di concerto con numerose realtà sociali della città: associazioni laiche e religiose, movimenti, comitati, club service e singoli cittadini.
Il lavoro in rete ha prodotto in molti casi risultati positivi incidendo nel tessuto sociale della nostra comunità, si è cercato così di mettere in pratica l’idea principe del nostro Movimento che aspira a una democrazia partecipata e solidale
Si è cercato di rapportarsi con le istituzioni politiche e amministrative, ma non sempre con successo, poiché ancora la politica e la burocrazia non riescono a capire che oggi si amministra meglio quando si accetta la collaborazione fattiva e propositiva dei cittadini che possono rivelarsi una marcia in più per chi amministra la cosa pubblica.
Nonostante le resistenze esistenti si ha intenzione di continuare a incidere positivamente nella realtà sociale e politica della nostra città certi che questo porterà significativi risultati alla nostra comunità.
Abbiamo firmato diversi protocolli o atti d’intenti con realtà sanitarie, scolastiche culturali e di formazione che ci vedranno impegnati anche per il 2016. Abbiamo svolto due assemblee una sull’emergenza sanitaria e un’altra sulla tutela dei beni comuni e abbiamo partecipato con il comitato sulla trasparenza dei costi dei rifiuti a un convegno sulla trasparenza degli atti amministrativi. Abbiamo svolto un corso di formazione per i volontari che operano al centro Unità Valutazione Alzheimer. Le ore svolte dai volontari al Punto di Ascolto e al centro UVA, sono state complessivamente 1027. Abbiamo ricevuto n. 266 segnalazioni riguardanti la sanità e il territorio.
Le numerose attività svolte, anche se hanno rappresentato un grosso sforzo, hanno dato visibilità e prestigio al nostro Movimento.
Il coordinatore di Cittadinanz@ttiva
Gero Maggio
RELAZIONE ATTIVITA’ TDM
ASP di Agrigento “management o contabili”?
Il T.D.M, opera, all’interno dell’Ospedale di Sciacca dal lontano 1996 e ha concorso, lo ricordiamo, fattivamente al trasloco dal vecchio Ospedale ai nuovi locali di Via Pompei svolgendo un lavoro continuo assiduo e gratuito di difesa dei diritti dell’utenza e di collaborazione con le istituzioni stimolandole a migliorare sempre di più i servizi erogati.
Nell’anno in corso si è dovuto assistere al perseverare di un disegno incomprensibile che dura da anni da parte della dirigenza dell’Asp di Agrigento, di logoramento dei servizi e al declino di un nosocomio che ha da sempre offerto, a un vasto territorio che va oltre la nostra provincia, sanità di qualità.
Non riusciamo a condividere la scusa dell’esiguità delle risorse economiche, perché l’Asp è un’azienda e come tale si dovrebbe attivare incrementando i servizi che hanno un richiamo di utenza considerevole e impedire che tale utenza emigri verso altre province o peggio verso strutture del nord Italia (ricordiamo che le statistiche danno la provincia di Agrigento con l’emigrazione sanitaria più alta della Sicilia e con un buco di bilancio considerevole).
Non ci si può limitare a gestire un’azienda sanitaria prefissandosi soltanto l’obiettivo di pareggiare i conti senza raggiungere risultati di un miglioramento e incremento dell’offerta sia ospedaliera che territoriale.
Questa dirigenza, come anche le precedenti, non è riuscita a raggiungere alcuno di questi obiettivi, si è limitata a una politica ragionieristica curandosi solamente di pareggiare i conti, tagliando risorse economiche e umane lì dove non si doveva e magari incrementando lì dove non era necessario.
Proprio per questo riteniamo di bocciare in toto la gestione dell’azienda sanitaria agrigentina e ci rammarichiamo del fatto che i nostri tentativi di dialogo e di proposte non sono stati tenuti in nessuna considerazione.
PRINCIPALI CRITICITÀ DEL “Giovanni Paolo II
AREA DI EMERGENZA
Tutta l’area di emergenza si trova in uno stato di difficoltà obiettiva chiunque, anche i non addetti ai lavori, si rendono conto entrando nel nosocomio di tale stato di precarietà.
I locali del P.S. sono ubicati in un luogo inidoneo con l’area esterna perennemente sottoposta a un ingorgo veicolare preoccupante, non esiste alcun filtro per entrare in tale area e i posti riservati alle autoambulanze ai disabili sono perennemente occupati impropriamente,. Non esiste la camera calda, i locali di attesa di tutti i codici: bianco, verde e giallo sono angusti e senza i necessari confort, l’area di osservazione si è trasformata in un reparto di medicina con malati che vi stazionano per settimane per l’insufficienza dei posti letto, nei reparti e per ultimo, cosa ancor più grave, il personale medico e paramedico è insufficiente.
EMODINAMICA
Per questo servizio “salvavita, temendo un depotenziamento, i cittadini hanno più volte protestato costituendo comitati, mobilitando le forze politiche e raccogliendo oltre 10.000 firme.
Per ben tre volte c’è stato il reale rischio di perdere o rendere inefficace questo indispensabile servizio e sembrava ogni volta scongiurato per poi ritornare a vederlo minacciato. L’insufficiente personale dedicato l’insufficienza di attrezzature costituisce un reale rischio clinico per ciascuno di noi. Il dott. Giovanni Saccone, che l’ha creato rendendolo un riferimento di alta specializzazione, per cercare di arginare la mancanza di personale ha operato ultimamente a titolo gratuito perché in pensione.
Proprio per questo Cittadinanz@ttiva l’ha insignito nel 2015 del premio di “eccesso di cittadinanza”.
Ultimamente è successo quello che temevamo, è saltata l’unica sala attiva, la seconda attendeva di essere riparata da oltre 6 mesi, e il reparto ha dovuto interrompere il servizio con grave rischio per la vita dei cittadini.
Riteniamo che non si governi così un’istituzione pubblica e, chi di dovere, deve garantire quantomeno le emergenze perché altrimenti si assume delle responsabilità gravissime che sono sia del management dell’Asp come pure dell’assessorato regionale. che hanno il dovere di garantire la salute e l’incolumità di tutti noi.
U.O. DI RADIOLOGIA
L’U.O. di radiologia, diretta dal brillante dott. Filippo Barbiera, è stata sicuramente un fiore all’occhiello del nostro nosocomio, dotato di eccellenti professionisti ed apparecchiature di nuova generazione ha soddisfatto egregiamente i bisogni interni del nosocomio e anche l’esigenze del territorio e di altre strutture sanitarie.
Però anche questo servizio ha dovuto subire l’inefficacia della gestione aziendale di Agrigento, troppo spesso si è trovato a fronteggiare i guasti tecnici di macchinari importanti che non vengono riparati con sollecitudine o troppo spesso non sostituiti, comportando un rallentamento di servizi per gli esterni con perdite di entrate per l’azienda e disagi per i cittadini.
Inoltre i macchinari potrebbero essere meglio utilizzati se solo se incrementasse il personale, si potrebbe così diminuire l’enorme lista di attesa per molti esami che spesso fuori dall’ospedale sono soltanto a pagamento.
CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONE
Come da noi richiesto tante volte finalmente il C.U.P. sia, dell’ospedale che del territorio, è stato centralizzato e i cittadini ora hanno un solo riferimento sia per prenotare le visite o le analisi che per pagare il ticket.
Però non possiamo fare a meno di sottolineare che il personale è insufficiente e le code al CUP sono ancora troppo lunghe.
Inoltre ci è stato segnalato che è stata eliminata la priorità per il centro analisi e le lunghe code impediscono agli utenti di essere presenti in tempo per i prelievi che si eseguono fino a una certa ora della mattinata.
Alcuni cittadini hanno poi lamentato che è stato eliminato il diritto dei disabili alla priorità nelle code esistente in tutte le istituzioni sanitarie.
INEFFICIENZA UFFICIO TECNICO AZIENDALE
Moltissime segnalazioni di cittadini hanno riguardato la rottura d’importanti macchinari utili a diagnosticare diverse patologie sia per la radiologia ma anche per l’emodinamica, l’oncologia e l’urologia. Ci siamo fatti promotori di sollecitare l’ufficio tecnico aziendale, poiché l’ufficio del nostro nosocomio non ha poteri gestionali, ma abbiamo avuto pochissimi riscontri e lo stesso è avvenuto per i vari reparti che hanno sollecitato continuamente gli uffici senza ottenere risposte.
A quanto pare tali uffici, proprio per la loro inettitudine, sono stati ultimamente nel mirino della CGIL sanità di Agrigento che in un recente comunicato stampa l’ha denunciato, rimproverando l’incapacità della dirigenza a intervenire per eliminare tali inefficienze. Il recente’episodio dell’emodinamica ne è un significativo esempio.
SERVIZIO TERAPIA DEL DOLORE, “L.38 un diritto a rischio”
Abbiamo ricevuto per ben due volte la segnalazione di centinaia di utenti che protestavano per la paventata chiusura o ridimensionamento del servizio della terapia del dolore che, per l’esiguità del personale, non riusciva a soddisfare l’enorme richiesta.
Possiamo comprendere le difficoltà che la dirigenza ha in questo momento di incrementare il personale medico però non possiamo non essere accanto alle centinaia di persone che hanno protestato e che hanno il diritto a non soffrire (L.38) e non possono rinunciare a un servizio che fa parte dei L.E.A. e che per legge deve essere erogato.
Dopo le nostre segnalazioni abbiamo ricevuto ultimamente il riscontro del responsabile del servizio che comunicava la riattivazione della terapia del dolore per i primi di gennaio. Si spera che l’impegno venga mantenuto e che non si verifichino altre sospensioni.
CENTRO ALZHEIMER – “La grande incongruenza”
Anche per il centro Alzheimer, dopo la segnalazione di numerosi familiari di malati, che denunciavano la decisione della dirigenza di sfrattare il centro, da locali idonei alle attività di diagnosi e cura e alla riabilitazione, in locali ritenuti inidonei, ci siamo attivati e abbiamo appurato che i locali che si cercava di adeguare non sarebbero stati, per diversi motivi adatti all’attività del servizio.
Abbiamo appreso che era stato deliberato il trasferimento perché i locali servivano all’ufficio amministrativo veterinario.
Ci è sembrato illogico e incongruente che si attuasse tanto trambusto, e che sarebbe stato più saggio lasciare i malati nel loro bel locale e adattare i nuovi locali per gli uffici amministrativi, oltretutto questa soluzione avrebbe avuto un costo economico minore poiché adeguare dei locali alla normativa vigente per un centro Alzheimer, che deve avere determinate caratteristiche, comporterà sicuramente un costo maggiore. Inoltre i nuovi locali si trovano in uno snodo viario dell’ospedale teatro di un intenso traffico e sarà difficoltoso per i parenti accompagnare i malati per le visite e per la riabilitazione.
Abbiamo protestato inutilmente con la dirigenza, facendo presente tutte queste criticità e incongruenze, ma probabilmente si è ritenuto più utile favorire degli amministrativi piuttosto che tutelare gli interessi degli ammalati e anche, pensiamo, sprecando inutilmente i nostri soldi.
Durante quest’anno, data l’esiguità di personale dedicato alla riabilitazione e all’intrattenimento dei pazienti, abbiamo stilato, con il centro UVA un atto d’intenti per l’utilizzo, come volontari, di alcuni tirocinanti dell’Euroformazione con cui abbiamo siglato un protocollo d’intesa per tale scopo e di una psicologa. Questo ha permesso al centro di operare al meglio dando sicuramente ai degenti e ai loro parenti un importante supporto.
VITTO
Un membro del T.D.M., come prevede la legge, fa parte da anni della commissione vitto del nosocomio saccense, e in tutti questi anni ha contribuito a controllare, assieme agli altri componenti, che il vitto fosse di qualità e che le regole d’igiene e profilassi fossero rispettate.
Dalle ispezioni ed anche dalle interviste ai degenti è risultato che il gradimento e la qualità era buono o discreto.
Però in questo anno abbiamo, con rincrescimento, dovuto verificare lo scadimento della qualità del vitto e anche la trasgressione di alcune norme igienico sanitarie richieste dalla legge.
Abbiamo anche ricevuto segnalazioni collettive di degenti che si lamentavano proprio della cattiva qualità del vitto.
Lo abbiamo evidenziato nei verbali della commissione e si spera che sia un fattore transitorio dovuto a problemi di appalti non andati a buon fine, o di problemi economici in cui non vogliamo al momento entrare, ma non possiamo non rilevare l’inefficienza della dirigenza anche nella gestione di questo importante servizio.
TERRITORIO
I servizi del territorio, per la gravità della situazione dell’ospedale che ha impegnato tutte le nostre energie, sono stati dal TDM meno attenzionati. Riteniamo che si stia facendo un certo sforzo per migliorarne la qualità e aumentarne l’offerta, però non si può sottovalutare che ancora, per i numeri che sono in nostro possesso, al pronto soccorso e in medicina arrivano troppi anziani e malati cronici che potrebbero evitare di arrivarci se solo fossero meglio seguiti nel territorio.
Inoltre ancora troppi esami diagnostici o servizi specialistici sono insufficienti e molti cittadini sono costretti a riferirsi, per i loro bisogni sanitari, a strutture private non convenzionate.
DISAGI PER LE VACCINAZIONI dei bambini
La segnalazione più indicativa che abbiamo ricevuto per il territorio ha riguardato il ridimensionamento del servizio di vaccinazione, un servizio che, nonostante sia stato da sempre ubicato in locali insufficienti, inidonei e fatiscenti, grazie all’eccellente lavoro dei sanitari, non ha registrato mai nessuna lamentela.
CENTRO RIABILITATIVO PER MINORI – “Diritti negati”
Un altro problema di cui ci siamo occupati è stato quello di sollecitare le istituzioni competenti per l’attivazione di un centro di riabilitazione per minori disabili, alcuni dei quali molto gravi, e che da anni sono costretti, assieme alle loro famiglie, a recarsi fuori territorio con comprensibili disagi. A Sciacca esiste già un centro di riabilitazione per adulti della MAUGERI, di alta specializzazione che ha una convenzione con la regione e che ha tutte le caratteristiche per accogliere tale utenza.
Si era già avviato un iter burocratico in tal senso con il precedente assessorato guidato dalla dott.sa Borsellino , ma è stato bruscamente interrotto dopo le sue dimissioni. I genitori hanno avuto da più parti rassicurazioni del buon esito della problematica, ma a tutt’oggi l’iter procedurale, per cui mancano piccolissimi passaggi, non si conclude e non vengono date spiegazioni di questo ritardo. Bisogna evidenziare che l’Asp di Agrigento già sostiene il costo di tali riabilitazioni perché deve pagare le Asp di appartenenza dei centri frequentati dai 60 bambini interessati, inoltre il comune di Sciacca è costretto annualmente ad un esborso di 120,000 euro per pagare il costo della benzina alle famiglie per il trasporto ai centri. Però purtroppo non tutti i bambini possono accedere al servizio perché le loro famiglie non sono in grado di anticipare tali somme o di accompagnarli.
Così avviene che alcuni bambini rimangono fuori dalla riabilitazione ricevendo un danno alla loro crescita e una grave lesione dei loro diritti.
RELAZIONE PROCURATORI DEI CITTADINI
Abbiamo, anche con quest’amministrazione come avevamo fatto con le amministrazioni precedenti, proposto un protocollo d’intesa in attuazione della legge 244/2007, art.2 c. 461; l’assessore alla trasparenza, a cui ci siamo rivolti, si è reso disponibile e ci ha messo in contatto con il segretario generale con cui abbiamo stilato il protocollo e concordato in ogni sua parte, però quando abbiamo chiesto d’inserire nel protocollo la dotazione di un locale comunale, da adibire a punto di ascolto per i cittadini, preferibilmente vicino all’URP, abbiamo registrato una certa resistenza specialmente da parte del funzionario e a tutt’oggi il protocollo non è stato firmato. Non abbiamo voluto insistere perché riteniamo che dovrebbe essere la sensibilità e anche l’interesse dell’amministrazione sentire tale necessità. Inoltre il Sindaco scadrà tra un anno e riteniamo di riproporre il protocollo ad inizio sindaca tura a lui o a chi eventualmente lo sostituirà. Intanto il nostro movimento ha aderito a diversi comitati che sono sorti in città anche con la nostra collaborazione per attività d’interesse comune come l’acqua, i rifiuti, l’ambiente, il verde, la cultura e la sanità. Assieme abbiamo cercato d’incidere nelle decisioni dell’amministrazione comunale per alcune importanti questioni come: il P.R.G., l’A.R.O., la tutela dei beni comuni e la trasparenza degli atti. Non ci siamo riusciti in molti casi, ma riteniamo positivo che si sia intrapreso un percorso anche nel sentire dei cittadini che va verso la realizzazione di una democrazia partecipata. Abbiamo aderito alla campagna nazionale “Consumatori in rete” con attività in un mercatino rionale, una scuola e un’assemblea cittadina. Abbiamo partecipato all’iniziativa solidale “L’AltraSpesa” all’iniziativa “Laudato sii” dell’Enciclica di Papa Francesco in difesa del verde e dell’ambiente e tenuto contatti con tutto il ricchissimo mondo dell’associazionismo della nostra città. Le segnalazioni che ci sono giunte hanno riguardato problematiche inerenti il traffico, il randagismo, la pulizia della città, le bollette dell’acqua e dei rifiuti, difficoltà burocratiche, tali segnalazioni sono state girate alle autorità competenti e all’URP del Comune, ricevendo poche risposte parziali e talvolta insufficienti.
CHIUSURA DELLE TERME DI SCIACCA – “La grande sconfitta”
La chiusura delle Terme di Sciacca è stata una delle più gravi ferite inferte alla nostra città, una violenza alla sua storia millenaria, oltre che un notevole danno all’economia del territorio che da esse ricavava lavoro e ricchezza.
E’ stata la dimostrazione dell’inettitudine della nostra classe dirigente che non ha avuto la capacità di difendere gli interessi dei cittadini e del territorio.
Nonostante le numerose manifestazioni, incontri, proteste dei comitati dei cittadini, dei lavoratori l’hanno avuto vinta l’insensibilità, la disattenzione e vane sono state le varie soluzioni avanzate dal primo cittadino e dal comitato per salvare le nostre TERME costruite con gli sforzi economici dei nostri avi. e scippata alla nostra collettività.