La Francia dice no a tutti i nuovi permessi di ricerca petrolifera


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Eccoci qui: il governo francese ha appena annunciato che da adesso in poi vieterà tutte le operazioni di ricerca petrolifera sul proprio territorio, sia con metodi non-convenzionali (fracking) sia con metodi convenzionali.

Questo provvedimento è stato fortemente voluto dal Ministro dell’Ecologia e dell’Energia di Francia, Segolene Royal (notare che in Francia gli interessi ambientali ed energetici sono curati dalla stessa persona) la quale afferma che bloccare la ricerca di petrolio è una risposta naturale al bisogno di diminuirne l’uso.  La decisione verrà inglobata nell’Energy Transition Act, varata nel 2015 dalla Francia, che impone per il 2050 la riduzione dell’uso di energia del 50% rispetto ai livelli del 2012 e un taglio del 30% dell’uso di fonti fossili entro il 2030.

In questo momento in Francia ci sono circa 54 permessi esplorativi e circa 130 domande di ricerca di petrolio. Andranno tutte nel dimenticatoio. Segolene Royal ha anche ricordato che spera che il diniego di nuovi permessi esplorativi porterà a nuovi investimenti nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica del paese.

Tutto questo non nasce nel vuoto: a gennaio di quest’anno Segolene Royal era stata in visita in California anche per incontrare i leader dell’industria verde di questo stato e poi all’ONU per discutere con il segretario generale Ban Ki Moon su come implementare al meglio le decisioni prese durante il summit del clima di Parigi. Qualche giorno fa la Royal è stata anche nominata presidente del COP21, il ramo delle Nazioni Unite che si occupa di cambiamenti climatici.

A New York Segolene Royal disse che “Ogni nazione deve adesso trasformare i propri impegni in azioni concrete” e che l’Europa deve rimanere di esempio per altri paesi sulla transizione rapida verso l’energia pulita.

E’ questa la prima nazione d’Europa a vietare la ricerca petrolifera nei propri confini nazionali. Nel 2011 la Francia aveva già vietato il fracking, prima di tutte, dando l’esempio a Bulgaria, Germania ed Olanda che hanno adottato anche provvedimenti simili o comunque molto restrittivi.

E Matteo Renzi? E Federica Guidi? Dove sono i provvedimenti grandi e coraggiosi dell’Italia per l’Italia fossil-fuel free?

Fonte: dorsogna.blogspot.it

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