COMUNICATO STAMPA
Se un cittadino del nord avesse letto il comunicato diramato ieri dal gestore idrico del consorzio di Agrigento, Girgenti Acque, che con il fine nobile (!) di tutelare i cittadini che pagano regolarmente il consumo dell’acqua si vede costretta a ripristinare la squadra che appone i sigilli ai contatori, avrà pensato che molti cittadini di questo territorio sono i soliti meridionali incivili che evadono le tasse. Se poi avessero letto i tanti comunicati diramati in questi anni da Girgenti Acque contro il comportamento dei cittadini e conoscessero i procedimenti giudiziari avviati dal gestore contro molti comuni e l’ex ATO idrico, il loro giudizio critico completerebbe il quadro.
La speranza è che quei cittadini, lontani, venissero anche a conoscenza di quanto (non) ha fatto quel gestore idrico che dal gennaio 2007 ha preso in consegna le reti, le fogne e i depuratori di ventisette comuni. Sarebbe utile che chi non vive questa realtà sapesse che dal 2007 ad oggi nemmeno un litro di acqua è stato recuperato rispetto alla gestione precedente dell’EAS. Sapesse che le reti idriche sono ancora un colabrodo che perdono più del 50% del prezioso liquido, che paghiamo a oltre lo 0,70centesimi al metro cubo, costo più caro in tutta Italia (18milioni di euro di cui oltre la metà va perduta) . Sapesse che ogni settimana si procede alla riparazione di oltre 250 perdite che, ai cittadini che non pagano, costano 7,5milioni all’anno. Sapesse che nel giro di meno di un anno le procure di Sciacca e Agrigento hanno posto sotto sequestro ben dieci depuratori. Sapesse che a carico della Girgenti Acque e dei suoi amministratori sono in corso più indagini giudiziarie. Ma quello che sarebbe più utile e più grave conoscere da parte di quei cittadini che per caso ieri hanno letto il comunicato, è che il gestore Girgenti Acque, oltre ad essere incompetente, incapace e contrattualmente inadempiente, colpisce e irrita con il loro modus operandi nei confronti degli utenti-cittadini. I tempi e i costi di risposta alle istanze sono assolutamente da terzo mondo, che nulla hanno a che fare con il modo di operare di altri gestori di servizi, come luce e gas per fare qualche esempio, ai quali i cittadini erano abituati prima dell’avvento di Girgenti Acque. Grave è che le loro incapacità diventano arroganza rispetto alla legittima pretesa dei cittadini di avere risposte chiare e certe.
Dobbiamo forse sperare nel nuovo organismo del Comitato di Garanzia costituito dalla stessa Girgenti Acque?
Certamente evasori ce ne sono e vanno perseguiti, ma prima sarebbe necessario che il gestore si dimostrasse capace, competente e adempiente.
Come comitato Intercopa abbiamo inviato richiesta di incontro al Presidente dell’ATI, Sindaco Lotà. Con l’occasione rinnoviamo la richiesta e auspichiamo che anche l’ATI si esprima sul comunicato trasmesso ieri dalla società Girgrenti Acque. Comprendiamo che non è ancora avvenuto il passaggio di consegne dall’ATO all’ATI ma un incontro propedeutico non sarebbe inopportuno o inutile.
Inter.Co.PA
Il Coordinatore
Franco Zammuto