COMITATO PROMOTORE DELLA LEGGE REGIONALE DI INIZIATIVA POPOLARE
PER LA RIPUBBLICIZZAZZIONE DELLE ACQUE IN SICILIA
ACQUA, ULTIMA CHIAMATA PER CROCETTA: PUBBLICA O PRIVATA?
Palermo 3.02.17
Il Forum Siciliano Acqua e Beni Comuni insieme al Comitato promotore della proposta di legge di iniziativa Popolare e Consiliare per la ripubblicizzazione dell’Acqua in Sicilia chiedono al Presidente Crocetta un incontro urgente in merito all’applicazione della legge sull’Acqua varata nel 2015. Nei giorni scorsi è stata reiterata la richiesta d’accesso agli atti, di cui il primo blocco risale addirittura al 2014, mentre i successivi, richiesti per il tramite della IV Commissione Ambiente risalgono al febbraio 2016.
“E’ evidente – afferma la coordinatrice del Forum, Antonella Leto – che se c’è tanta reticenza nel voler consegnare gli atti richiesti tramite la IV Commissione ARS, abbiamo colto nel segno e che l’attendismo dell’Assessorato non è che una azione dilatoria inaccettabile, che lascia presagire ulteriori manovre volte alla privatizzazione dell’Acqua in Sicilia. A dimostrazione di ciò si osserva che gli atti che il Presidente Crocetta e l’Assessore Contrafatto avrebbero dovuto emanare dall’approvazione della legge 19/15 sono, a distanza di un anno e mezzo, ancora da venire”.
Il voto contrario dell’Assessore Contrafatto durante la discussione della legge in IV Commissione a tutti gli articoli che conducevano alla gestione Pubblica, le modifiche apportate in Aula Parlamentare dallo stesso Assessore e dal Presidente Crocetta al testo di legge esitato dalla Commissione parlamentare (che, guarda caso, sono in gran parte le stesse modifiche che in seguito il Governo Renzi ha potuto impugnare), la scelta di rinunciare a resistere all’impugnativa presso la Corte Costituzionale sulla legge 19/15 ed anzi annunciare, ma non presentare, modifiche alla stessa per sottometterla alla volontà accentratrice e privatizzatrice del Governo nazionale, dimostrano in modo inequivocabile come questo Governo regionale ed il suo Presidente abbiano fin qui preso in giro i siciliani con false promesse sull’Acqua Pubblica.
Assessore, Presidente e Governo tutto sono totalmente assoggettati alle volontà neoliberiste ed affaristiche che fanno dell’Acqua Bene Comune l’oro blu su cui continuare a far fare profitto a pochi a discapito di tutti.
“Tutti sanno – afferma il rappresentante del Comitato, Michele Botta – che i costi di gestione del Sistema Idrico Integrato, compresi gli investimenti “privati” ricadono sulla tariffa che pagano i cittadini e che privatizzare equivale a privare di un Bene Pubblico e collettivo le comunità a favore di società per azioni o addirittura, come accade in Sicilia di una multinazionale quotata in borsa, Veolia, che fa profitti in tutto il mondo utilizzando i finanziamenti pubblici” .
“Crocetta deve risponderci – aggiunge Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia (che fa parte del Forum) – perché negare l’accesso agli atti è un chiaro segnale del fatto che questo Governo regionale non ha la minima intenzione di rispettare il voto espresso dai siciliani con il referendum. Sia come Forum che come associazione di tutela dei diritti dei consumatori non possiamo permettere che l’acqua venga privatizzata contro il volere dei cittadini”.
Per questo torniamo a chiedere un incontro urgente con il Presidente Crocetta a nome di quella maggioranza assoluta dei siciliani che ha votato per l’Acqua Pubblica nel 2011 e che ancora lo scorso 4 dicembre con oltre il 70% di NO ha bocciato le modifiche costituzionali (che Crocetta ha sostenuto) che avrebbero consentito a Renzi di avocare a sé ogni scelta del nostro territorio, compresa quella della privatizzazione dell’Acqua, nonché a nome dei 135 Comuni e delle decine di migliaia di cittadini che hanno promosso la legge Popolare e Consiliare per la ripubblicizzazione in Sicilia.
Crocetta chiarisca cosa vuol fare della nostra Acqua, piegarsi ai diktat nazionali ed agli interessi particolaristici o mantenere infine le promesse elettorali del 2013, prima di ricandidarsi.
Si scrive Acqua si legge Democrazia e non siamo disposti a cedere ne l’una ne l’altra!
di seguito gli atti richiesti
ALLEGATO
RICHIESTA ACCESSO AGLI ATTI 8 AGOSTO 2016
- come da richiesta già avanzata in Commissione il 02.02.16 da parte degli On.li Commissari si reitera la richiesta di poter avere copia del verbale dell’incontro tra la delegazione del Governo reg.le con il Sottosegretario Bressa e gli esponenti del Ministero all’Ambiente durante il quale è maturata da parte dei rappresentanti della Regione Siciliana la scelta di non costituirsi come parte resistere all’impugnativa del Governo nazionale alla l.r. 19/15.
- Nel menzionare che la l.r. 19/15 definisce all’art. 1 comma 1 l’accesso alla risorsa idrica per il consumo umano “non assoggettabile a ragioni di mercato”, come sancito dalla Risoluzione 64/2010 dell’ONU, ed individua al comma 5 negli enti di governo degli ambiti territoriali ottimali “il compito di realizzare la gestione pubblica del servizio idrico”, e nell’art. 2 (riordino delle competenze amministrative), attribuisce all’Assessorato all’energia e servizi di pubblica utilità una serie di funzioni definite dalle lettere a) b) c) d) e) f) g) h) i) l) m) n) o)
si chiede di poter conoscere se sono stati dall’Assessorato posti in essere o avviati atti e provvedimenti propedeutici alla realizzazione dei compiti ad esso attribuiti dall’art.2 ed in particolare quelli che ineriscono le direttive EU 2000/60/CE e 2007/60/CE per i ben noti motivi.
- L’art.4 (gestione del servizio idrico) al comma 5 prevede che entro 120 giorni dall’approvazione della legge siano completate le procedure di cui all’art.49 l.r.11/10. Tali procedure per le ATI in cui è presente una società di gestione del SII in forma privata o mista sono ovviamente propedeutiche all’esercizio di tutte le altre funzioni ed attività attribuite alle ATI.
Si chiede di conoscere se conformemente alla legge tali procedure siano state espletate entro il termine previsto e con quali esiti, ovvero, se è stata posta in essere una proroga ai termini di legge da parte degli organi preposti ed in quel caso di conoscere attraverso quali atti formali dell’Assessore o del Dipartimento.
- L’art.5 (regime transitorio) prevede che non oltre 180 dalla pubblicazione della legge vengano definiti e ri-perimetrati gli ambiti territoriali prorogando le funzioni dei commissari straordinari fino alla definizione degli stessi.
Il comma 4 dell’art 5 prevede che le assemblee territoriali idriche valutino “la sussistenza dei presupposti per l’eventuale revoca delle aggiudicazioni e degli affidamenti”.. “adottando i conseguenti provvedimenti”, lasciando intendere la facoltà per gli stessi Commissari liquidatori di convocare le assemblee territoriali idriche previste all’art. 3. Anche in considerazione del fatto che con decreto assessoriale n°75 del 29 gennaio 2016 sono stati confermati i preesistenti nove ATO nelle delimitazioni coincidenti con i confini delle ex provincie regionali senza apportare alcuna modifica, e del fatto che le Assemblee Territoriali Idriche sono state costituite a seguito della circolare interpretativa del 07.03.16.
Si chiede di conoscere se i commissari liquidatori precedentemente a quella data abbiano acquisito gli atti necessari all’espletamento delle funzioni individuate nel comma 4 dell’art.5 ovvero, se l’espletamento di queste funzioni è stato sospeso o prorogato, di conoscere gli atti amministrativi del Dipartimento acqua e rifiuti o dell’Assessore all’energia e servizi di pubblica utilità con i quali si è eventualmente sospesa l’applicazione della legge. Sempre in merito al comma 4 dell’art.5 si chiede di conoscere se le ATI costituite abbiano posto in essere atti o determinazioni volte ad acquisire la documentazione necessaria alla corretta valutazione della “sussistenza dei presupposti per l’eventuale revoca delle aggiudicazioni e degli affidamenti” già previsti dall’art. 49 l.r. 11/2010 e se a questo fine siano stati trasmessi da parte dei Commissari liquidatori delle AATO per il necessario passaggio di consegna tra i due enti, tutti gli atti e le documentazioni prodotte ed acquisite dagli stessi dal momento della nomina del gennaio 2013 e già contenute al punto 1 delle direttive della circolare n°2/2013 del 20.02.2013, e successive, per l’eventuale revoca delle aggiudicazioni e degli affidamenti.
- Il comma 6 dell’art. 5 nelle more dell’espletamento delle procedure di cui al succitato comma 4 consentiva ai comuni ricadenti negli ambiti in cui non si era realizzata la gestione unica di cui all’art.147 d.l. 152/2006 di deliberare entro 90 giorni dalla pubblicazione della legge per adottare le forme gestionali del comma 7 art. 4.
Si chiede di conoscere se ci sono stati atti amministrativi del Dipartimento acqua e rifiuti o dell’Assessore all’energia e servizi di pubblica utilità utili a fornire direttive o indicazioni agli enti locali in merito all’applicazione del comma 6, ed in quali comuni a seguito degli eventuali atti di indirizzo, o in osservanza della legge 19/15, sia stata deliberata la forma gestionale prevista dal comma 7 art.4.
- Il comma 12 del medesimo art. 5 prevede che le modalità d’attuazione del citato comma 12 avvenga attraverso un decreto dell’Assessore all’energia e servizi sentito l’Assessore alla famiglia ed alle politiche sociali.
Si chiede di conoscere se tale decreto sia stato promulgato e di averne copia ovvero se postergato attraverso quali atti amministrativi e di averne copia.
- Art. 6 (gestione del sistema acquedottistico..) il comma 1 dell’art.6 prevede che entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge il Presidente della regione valuta la sussistenza dei presupposti per l’eventuale esercizio di recesso dalla convenzione con Siciliaacque spa ed in ogni caso avvia le procedure per la revisione della stessa (….)
Si chiede di conoscere se tali valutazioni siano state fatte, in base a quali documentazioni ed analisi contabili e/o amministrative, ovvero, se sono state postergate, attraverso quali atti, e se in funzione di questa prevista valutazione del Presidente della Regione l’Assessorato e/o il Dipartimento acqua e rifuti, e/o dei Commissari liquidatori delle AATO abbiano prodotto per la propria competenza un’analisi tecnica ed economica in base al rispetto della convenzione di gestione, degli investimenti effettuati, ed in particolare sui costi sostenuti dalla regione Sicilia per colmare la differenza del costo dell’acqua grezza fornita da Siciliaacque ad ATO e Comuni e sugli eventuali ricavi che la partecipazione del 25% alla spa dovrebbe portare alle casse della Regione. Si ritiene di particolare interesse un eventuale studio per la valutazione economica tra la differenza del costo dell’acqua grezza sostenuto dalla regione e il ricavo dalla compartecipazione del 25% alla spa Siciliaacque in quanto secondo una dichiarazione verbale del Direttore gen.le del Dip. Acqua e rifiuti in occasione di un incontro con gli amministratori degli enti locali presso il Dipartimento nel 2013 la Regione risultava in perdita. Elemento questo già segnalato nel corso delle audizioni parlamentari presso la IV Commissione ARS durante la fase di discussione della legge.
Sempre a supporto delle valutazioni del Presidente della Regione in merito all’art. 6 comma 1 si chiede di conoscere se siano state effettuate dalla Presidenza della Regione, dall’Assessorato all’energia, dal Ministero per l’Ambiente, dalle Prefetture siciliane individualmente e/o congiuntamente eventuali verifiche periodiche sul rispetto del Protocollo di legalità sottoscritto da Ministero, Confindustria, Federutility e Regione Sicilia nel 2010, delle conseguenti Linee Guida di attuazione del Protocollo del 04/07/11 e Patto d’integrità, di conoscere ed aver copia degli eventuali atti inerenti, per quanto di competenza regionale ed eventualmente acquisito dagli altri soggetti partener, ed in particolare delle relazioni semestrali dei Dirigenti Gen.li del Dipartimento acqua, rifiuti ed energia “nelle quali vengono evidenziate tutte le attività poste in essere in attuazione dello stesso, i risultati conseguiti nonché ogni altro elemento di conoscenza utile per le citate finalità”.
- l’art. 8 al comma 1 prevede al fine di assicurare un governo democratico della gestione del SII ai sensi dell’art.8 d.l. 267/2000 che gli stumenti di democrazia partecipativa siano disciplinati dagli statuti degli EE.LL.
si chiede di conoscere se sono state poste in essere dall’Amministrazione regionale direttive o circolari per la verifica e/o la sollecitazione ad attivare tali stumenti presso gli EE.LL.
- L’art. 8 al comma 2 prevede che entro 180 gg. dalla pubblicazione della legge il Presidente della Regione istituisca il Comitato consultivo permanente degli utenti ed il tavolo consultivo permanente sulle tariffe.
Si chiede di conoscere se sia stato dato avvio all’istituzione dei suddetti tavoli, già peraltro previsti dalla lr. 11/2000 ovvero se, e con quali atti amministrativi, è stata prevista una proroga di detti termini e di poterne avere copia.
- Art. 9 (adeguamento impianti).
Anche alla luce dell’avvio delle ATI si chiede di conoscere se l’Assessorato all’energia e servizi di pubblica utilità abbia destinato i finanziamenti previsti per l’adeguamento degli impianti di depurazione, ed attraverso quali atti di cui si chiede eventuale copia, anche ai comuni degli ambiti privi del soggetto gestore al fine di colmare la difformità di finanziamenti per l’adeguamento degli impianti di depurazione finora erogati ai soli gestori unici provinciali, anche in favore dei comuni di cui all’art.1 comma 6 lr 9/13.
- Art.10 comma 2 (erogazione del quantitativo minimo vitale garantito).
Si chiede di conoscere se l’Assessorato e/o il Dipartimento acqua e rifuti, e/o dei Commissari liquidatori delle AATO, e/o delle ATI abbiano prodotto atti volti a garantire l’applicazione del succitato comma, se risulti dagli atti delle ex AATO e/o dell’Assessorato e/o Dipartimento acqua e rifiuti che siano state sospese le erogazione del minimo vitale garantito dalla legge dai soggetti gestori, e quali atti conseguenti siano stati posti in essere per ottemperare alla legge, e di averne copia.
- Art. 12 (istituzione Commissioni tecniche presso gli ATO idrici posti in liquidazione).
Al comma 1 dell’art. 12 si prevede da parte del Presidente della Regione attraverso un proprio decreto, l’istituzione presso gli ATO in liquidazione, dunque nelle more dell’insediamento delle ATI, di dette commissioni tecniche, che infatti risultano al comma 2 presiedute dai Commissari liquidatori e dagli altri soggetti individuati dal succitato comma 2. A tali Commissioni, secondo il comma 4 del medesimo art. 12 entro 90 gg. dalla loro istituzione le stesse avrebbero dovuto produrre mediante relazione scritta le osservazioni in ordine a quanto indicato al comma 1 del medesimo art. 12 avanzando al Presidente della Regione una proposta di risoluzione anticipata delle convenzioni stipulate, ancora una volta prevista dal comma 1 in base all’art.49 l.r. 11/10. alle stesse commissioni è attribuito il compito di avanzare all’Assessore all’energia e servizi di pubblica utilità soluzioni per calmierare le tariffe del SII.
Si chiede di conoscere se il Presidente della Regione abbia prodotto atti idonei a prorogare l’emanazione del decreto istitutivo delle suddette Commissioni tecniche, in base a quali valutazioni di ordine politico, tecnico o amminstrativo, e se tali eventuali atti di proroga dei termini di legge possiedono una scadenza temporale; se l’Assessore all’energia abbia prodotto atti volti a sollecitare tale adempimento di legge ovvero a postergarlo e per quali motivazioni di ordine politico, tecnico o amministrativo, e di potere avere copia degli atti prodotti in merito all’applicazione dell’art. 12.
- Art. 13 (norme in favore dei comuni in situazioni di emergenza idrica) Si chiede di conoscere se ai sensi della l.r.13/15 come modificata con l.r.9/15, siano stati trasferiti dal Dip. acqua e rifiuti contributi a fondo perduto ai comuni interessati, a quali comuni ed in quale misura.
ELENCO ATTI RICHIESTI PER IL TRAMITE DELLA IV COMMISSIONE ARS ALL’ASSESSORATO ALL’ENERGIA E SERVIZI DI PUBBICA UTILITA’ NELL’ANNO 2014.
- Di conoscere ed avere copia delle seguenti documentazioni inerenti le disciolte autorità d’ambito (AATO) in cui sono state espletate le gare per l’affidamento del SII, nelle ex province di Agrigento, Palermo, Caltanissetta, Enna, Siracusa, per la società Siciliaacque spa, per i gestori privati non ricadenti nelle gestioni a dimensione provinciale.
1) documentazione propedeutica alla gara di appalto;
2) documenti relativi alla gara ed alla sua aggiudicazione;
3) piano d’ambito
4) regolamento dei servizi;
5) bilanci del gestore dall’inizio dell’attività ad oggi;
6) verbali di consegna della rete e delle infrastrutture;
7) situazione personale nei Comuni prima dell’affidamento al gestore del servizio;
8) passaggio del personale al gestore e documentazione contrattualistica;
9) bilanci dell’autorità d’ambito dalla sua costituzione ad oggi;
10) tutte le delibere degli organi sociali dell’ATO (CDA e assemblea dei soci)
11) incarichi esterni fin dalla sua costituzione da parte dell’ato;
12) personale impiegato dall’ATO: elenco con mansioni, retribuzioni, modalità di assunzione;
13) eventuali accordi bonari sottoscritti tra ATO e gestore;
14) piano di investimenti realizzato: specifica opere, finanziamenti pubblici e modalità di
erogazione capitale proprio da parte del gestore;
15) punto sulla depurazione specificando infrastrutture presenti, funzionati e non, acquisendo
specifica e dettagliata relazione dall’ARPA;
16) Documentazione inerente le analisi chimiche e batteriologiche periodiche, e la frequenza con cui sono state effettuate, sulla qualità delle acque emunte dagli invasi artificiali, dai pozzi e dalle sorgenti ed immessi in rete. Documentazioni inerenti eventuali discostamenti dai parametri di potabilità delle acque immesse in rete, e relativi eventuali provvedimenti da parte degli organismi preposti ai controlli e dai gestori, documentazione su eventuali controversie tra utenti e gestori, documentazioni sulle ordinanze dei Sindaci in merito alla non potabilità delle acque.
- Si chiede di conoscere e di potere avere copia delle relazioni preliminari indicate al punto 1 della circolare n°2/2013 del 20.02.2013 contenente direttive ai Commissari Liquidatori delle soppresse Autorità d’Ambito, con la quale si dava il termine di 20 gg per produrre relazioni di presentazione dello stato amministrativo – finanziario e contabile rinvenuto al momento dell’insediamento dai Commissari Straordinari e Liquidatori delle soppresse Autorità d’Ambito del servizio idrico della Sicilia;
- copia dei resoconti generali di monitoraggio predisposti dai Commissari sulle attività e le problematiche emerse e trasmesse all’Assessore Reg.le all’energia ed ai servizi di pubblica utilità ed al Dipartimento con cadenza mensile dal mese successivo all’insediamento dei Commissari Liquidatori.
- di conoscere ed avere copia di tutti gli atti di ordinaria gestione che i Commissari hanno posto in essere sulla scorta dei documenti contabili già approvati, al fine di dare continuità alle operazioni liquidatorie;
- di conoscere ed avere copia di degli atti prodotti dai Commissari Liquidatori nel caso in cui abbiano riscontrato la mancata approvazione di documenti contabili pregressi, come indicato nel punto 2 della succitata direttiva e del richiamato parere rilasciato dall’Ufficio Legislativo e Legale della Regione Siciliana n. prot. 4139 del 14.02.2013 e se siano state segnalate alla Corte dei Conti eventuali omissioni riscontrate;
- di conoscere ed avere copia di eventuali atti amministrativi che attengono alle gestioni Commissariali delle AATO nel periodo transitorio, in riferimento al citato parere dell’ dall’Ufficio Legislativo e Legale della Regione Siciliana, ed in particolare per l’adozione degli atti per la determinazione della tariffa del SII secondo le indicazioni dettate dall’AEEG come indicato nel punto 3 della circolare n°2/2013 del 20.02.2013 e secondo le modalità previste dal contratto di gestione anche in riferimento alla approvazione delle stesse tariffe dai Consigli Comunali dei comuni di riferimento.
- di conoscere ed avere copia di eventuali atti prodotti dalle AATO, dai gestori, o dai Commissari liquidatori che recepiscano la delibera dell’AEEG sulla restituzione della componente tariffaria relativa alla remunerazione del capitale investito, e ne dispongano la restituzione ai cittadini con riferimento al periodo 21/07/2011 al 31/12/2011, ed in quale percentuale.
- Di conoscere ed avere copia degli atti prodotti dai Commissari liquidatori nel rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali, ed in particolare se siano stati verificati i rapporti attivi e passivi con i gestori del SII ai sensi della legge regionale n° 11 del 12.05.2010 art. 49. Ovvero se tale verifica in ottemperanza alla succitata legge siano state svolte in data antecedente ai Commissariamenti delle AATO, dall’Assessorato all’energia e servizi di pubblica utilità, o dalle stesse AATO.
- Di conoscere ed avere copia degli atti emanati in base al Protocollo di Legalità sottoscritti dalle società di gestione del SII Siciliaacque spa, GIRGENTI Acque spa, ACQUA ENNA spa, CALTACQUA spa, e degli altri gestori a carattere locale/territoriale, e tra i suddetti gestori e le ditte contraenti lavori, forniture ed opere, in osservanza delle linee guida di Attuazione del Protocollo di Legalità sottoscritte tra l’Assessorato all’energia, il Ministero dell’interno, le Prefetture dell’Isola e Confindustria Sicilia.
- Di conoscere ed avere copia del bando di gara per la scelta dei contraenti, dell’offerta, degli atti inerenti l’attribuzione transitoria del SII per le città di Siracusa e Solarino, e di eventuali atti amministrativi in merito alla stessa da parte dell’Assessorato all’energia e servizi di pubblica utilità.
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Di conoscere ed avere copia delle risoluzioni e degli atti promossi ed adottati dal Commissario liquidatore dell’AATO idrico della ex provincia di Palermo per la gestione del SII dei comuni della provincia, in seguito al fallimento di APS spa, delle documentazioni inerenti eventuali controversie tra comuni e Commissario, di eventuali atti amministrativi in merito alla gestione del SII per i Comuni precedentemente gestiti da APS spa da parte dell’Assessorato all’energia e servizi di pubblica utilità.
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Di conoscere ed avere copia di eventuali atti amministrativi da parte dei gestori in essere, dei Commissari liquidatori, dell’Assessorato all’energia e servizi di pubblica utilità volti a sollecitare la consegna delle reti e degli impianti idrici da parte dei comuni e/o dei consorzi pubblici, e la conseguente verifica della legittimità amministrativa di codesti eventuali atti.