Il comitato Inter.Co.PA in più di un’occasione, informalmente, è stata invitata dalla Società Girgenti Acque a visitare i loro locali per affrontare le questioni che ci hanno visti protagonisti di tante battaglie sull’acqua e sulla sua gestione. Qualcuno ricorderà l’esposto che abbiamo presentato alle Procure di Agrigento e Sciacca, all’Antitrast e all’AEEGSI nel maggio del 2013, e si ricorderà anche la manifestazione del marzo 2015 ad Agrigento, con la partecipazione della quasi totalità dei sindaci della ex provincia, che si concluse con l’ incontro del Prefetto Diomede. Gli inviti del gestore sono sempre stati declinati considerato che il nostro comitato considera interlocutore solo l’ATI, ieri ATO.
Da allora ad oggi, 10anni, nulla è cambiato nella gestione, ma molte cose sono successe senza che nulla sia cambiato.
E’ successo che si è approvata la Legge Regionale 19/2015 dentro la quale si è messo di tutto e di più per “tutelare” gli interessi di tutte le parti in causa ma dimenticando che al di sopra dell’autonomia regionale esistono norme statali, anche di derivazione comunitaria che dovevano essere rispettate. E fu così che la Corte Costituzionale, con sentenza n. 93/2017 del quatto maggio 2017, ha quasi totalmente azzerato la L.R. 19/2015 nelle parti relative alla gestione del servizio idrico integrato e alle tariffe del servizio idrico integrato, ed è stata salvata soltanto la parte relativa alla disciplina degli Ambiti Territoriali Ottimali e dei nuovi enti di governo (ATI,) tranne la lettera i) dell’art. 3 comma 3(miniambiti)
E’ successo che l’ATO è stato sostituito dall’ATI. ATI di Agrigento che si è distinto per essere stato il primo a costituirsi nella regione Sicilia e per avere, in tempi brevi, già costituito il Consiglio Direttivo, nominato il Presidente, e stilato sia la nuova Carta dei Servizi che il nuovo Regolamento di Utenza. Inoltre, si sta distinguendo per avere avviato una serie di incontri con comitati, associazioni e categorie sindacali. Ultime in ordine temporale, incontri con alcuni comitati e Don Marco Damanti, su loro stessa richiesta. Il punto controverso sembrava essere l’installazione dei contatori a Favara.
E’ successo anche che l’Assessore Vania Contrafatto, il 16-05-2017, con protocollo 4586/GAB, ha inviato un Atto di Indirizzo a tutte le Assemblee Territoriali Idriche al fine di riorganizzare i servizi idrici integrati della Sicilia sulla base delle novità sopra riportate nel presente comunicato. Ad oggi, sulla base dell’atto di indirizzo della Contrafatto, le questioni sostanziali relative all’unicità della gestione in ciascun ambito territoriale ottimale non è stato nemmeno sfiorato.
Per il comitato Inter.Co.PA. le questioni che vanno innanzitutto risolte sono quelle contenute nell’Atto di Indirizzo trasmesso dall’Assessore dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, Vania Contrafatto, e dopo, solo dopo avere costituito e realizzato l’UNICITA’ dell’ATI, comprendere se si intende continuare con la gestione di Girgenti Acque sulla quale dopo dieci non è il caso di dire nulla che non si sappia già.
In ultimo una considerazione su ripetuti incontri in un solo comune con associazioni e comitati da parte del Presidente dell’ATI, anche se su richiesta. Interloquire con associazioni, comitati e sindacati contestualizzando in ambito localistico questioni che appartengono a tutto il territorio può anche essere utile, ma solo a condizione che le scelte o decisioni positive(?) assunte valgano per tutto il territorio di competenza dell’ATI. Se così non fosse saremmo fuori le regole.
Inter.Co.PA
Franco Zammuto