In risposta alla nota dell’Amministrazione del Comune di Sciacca in merito ai dubbi circa la durata delle norme di salvaguardia sollevati dalla nostra Associazione, al fine di fornire tutti gli elementi utili per dirimere una questione complessa e dai risvolti importanti per la nostra città, portiamo a conoscenza della cittadinanza e dell’Amministrazione una sentenza del TAR di Catania, passata in giudicato, che sembrerebbe dare ragione alla nostra interpretazione sulla durata triennale delle misure sopradette e pertanto induce a pensare che esse siano scadute.
La sentenza è la nr. 1429 del TAR di Catania I Sezione del 17 Settembre 2007, che si pronuncia su un caso analogo a quello di Sciacca. (questo il link https://www.diritto.it/tar-catania-i-sezione-sentenza-nr-1429-del-17-settembre-2007-in-tema-di-edilizia-e-urbanistica-piani-regolatori-comunali-misure-di-salvaguardia-in-pendenza-dell-approvazione/ )
In particolare si legge in sentenza:
“… va affermato che, in Sicilia, a mente dell’art. 1 comma 4 della legge 1902/52, il termine quinquennale di vigenza delle misure di salvaguardia decorrente dall’adozione del Piano regolatore, si applica solamente se il Comune abbia trasmesso all’Assessorato lo schema di Piano regolatore adottato, unitamente a tutte le osservazioni ed opposizioni presentate ed alle relative deliberazioni di controdeduzioni, ove adottate, entro un anno decorrente dallo scadere del termine legale di pubblicazione del Piano medesimo nella segreteria del Comune…“
Alla luce dalle informazioni in nostro possesso e dalla lettura della sentenza, l’ulteriore termine premiale di 2 anni della durata delle misure di salvaguardia non sarebbe maturato in quanto non sarebbero stati trasmessi all’Assessorato entro l’anno dalla pubblicazione del PRG:
- le osservazioni e le opposizioni dei cittadini (sul punto però ci avvaliamo di voci di corridoio non avendo avuto modo di leggere la lettera di trasmissione del novembre 2005 citata nel comunicato dell’Amministrazione);
- le controdeduzioni dei progettisti (di questo punto siamo sicuri in quanto le stesse sono state prodotte con estremo ritardo e sicuramente oltre l’anno dalla pubblicazione del PRG).
Come emerge dalla nota dell’Amministrazione comunale, apprezziamo il comportamento diligente e prudenziale del Comune di Sciacca che ha comunque richiesto la proroga delle misure di salvaguardia ampiamente entro i termini, mentre censuriamo il comportamento dell’Assessorato Territorio e Ambiente che non ha mai risposto a tale richiesta anche per affermare eventualmente la sua superfluità.
Considerate la natura e l’importanza dell’argomento non possiamo escludere che vi siano ulteriori elementi (leggi, circolari, sentenze, etc.) che portino ad una diversa interpretazione del complesso quadro del PRG di Sciacca.
Un dato però è certo: l’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana non può permettersi di non rispondere a una precisa richiesta di proroga del Comune di Sciacca, lasciando nel limbo un’intera comunità.