Museo Diffuso di Sciacca, approvato il Destination Management Plan


Continua senza sosta l’attività del Museo Diffuso di Sciacca per l’organizzazione, valorizzazione e promozione della città. Si tratta di azioni «concrete» secondo la definizione che dà di questo termine Davide Rampello in un’intervista al Corriere della Sera: da «cum credere», crederci insieme. E in effetti è proprio così visto che oggi sono oltre 60 le associazioni cittadine e le categorie lavorative a essere parte attiva di questa rete diffusa che, nella giornata di ieri, domenica 24 maggio 2020, si è riunita per approvare il Destination Management Plan (DMP) contenente le linee guida per lo sviluppo e la gestione di Sciacca – Destinazione Turistica.

«Per poter raggiungere risultati certi, floridi e durevoli nel tempo – afferma Viviana Rizzuto, presidente della Cooperativa di Comunità, Identità e Bellezza – è necessaria, anzitutto, una programmazione delle azioni da perseguire che sia condivisa da tutta la comunità.»

Il DMP è un aggregatore dell’esperienza turistica precedentemente frammentata e scoordinata che, coinvolgendo tutti gli attori del territorio privati, pubblici, culturali e del volontariato, pianifica, sviluppa e promuove la destinazione turistica, garantendo un uso e una gestione delle risorse più responsabile, efficace e sostenibile nel tempo.

Nel corso della riunione di ieri, Viviana Rizzuto, Emilio Casalini, Anna Salvagio (vicepresidente della Cooperativa di Comunità), hanno illustrato ai partecipanti i seguenti punti: dall’analisi del contesto attuale e dei problemi da affrontare alle opportunità che Sciacca oggi ha da cogliere, dalle sfide da accettare al metodo, la governance, gli strumenti di programmazione e di monitoraggio dei risultati per riuscirvi.

Presente all’incontro anche il presidente della Confcommercio Sicilia Francesco Picarella che ha espresso il suo apprezzamento per un progetto che rappresenta un valore per tutta la provincia di Agrigento e non solo per la città di Sciacca.

« Oggi, tutto il lavoro durato un anno e portato avanti dalla rete di competenze del Museo Diffuso in termini di pianificazione degli obiettivi, organizzazione del territorio, programmazione dei contenuti, costruzione di una vision condivisa della destinazione – conclude la Rizzuto – è stato concretizzato e sintetizzato in un documento programmatico che intendiamo condividere con l’Amministrazione comunale e con la città tutta nell’ottica di una piena e fruttuosa collaborazione tra pubblico e privato.vUscire dalla crisi e puntare su un’economia più solida e responsabile di prima si può, ma oggi più che mai servono competenze e collaborazione.»

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