Una delegazione del Comitato Civico Patrimonio Termale (composta da Zammuto, Cucchiara, Mistretta e Porrello) ha incontrato ieri pomeriggio la Sindaca Francesca Valenti e l’assessore comunale al Turismo Sino
Caracappa. L’incontro era stato richiesto dallo stesso Comitato Civico ancora nel mese di dicembre scorso, per conoscere meglio e discutere i più recenti sviluppi, o mancati sviluppi che dir si voglia, nella problematica
del complesso termale di Sciacca, chiuso da sei anni.
Nel fare il punto della situazione, la Sindaca ha compitamente riferito quanto appreso nei recenti incontri palermitani e contatti telefonici avuti con il Presidente Musumeci e l’Assessore regionale dell’Economia Armao, ossia la conferma che ci sarebbe un concreto interesse e una disponibilità dell’asse INAIL – FEDERTERME ad intervenire per una valorizzazione del patrimonio termale siciliano: questo tipo di interlocuzione, tra REGIONE da una parte e INAIL/FEDERTERME dall’altra, è quindi confermato e starebbe
andando avanti. Per rendere possibile questo intervento di INAIL/FEDERTERME ci sarebbe tuttavia un nodo da sciogliere, che richiede un non meglio definito intervento legislativo di modifica al disegno di legge
regionale sulla riforma del termalismo, emendamento avrebbero già messo mano gli uffici della Regione siciliana.
Nulla di più preciso è dato sapere sui contenuti e sui tempi di questa nuova strada che la Regione siciliana dice di avere imboccato e di voler percorrere in alternativa al bando pubblico, e per questo motivo la Sindaca
Valenti e l’Assessore Caracappa non hanno nascosto di essere delusi per questa informativa assai generica loro fornita dai vertici politici regionali.
Gli esponenti del Comitato Civico hanno da parte loro sostenuto che:
• si sta perdendo tempo prezioso e forse “perdendo il treno” per porre le basi di un possibile e strategico utilizzo dei fondi comunitari della “new generation eu” a favore del rilancio del termalismo siciliano
• il Comune di Sciacca e per esso l’amministrazione comunale non può rassegnarsi, in questa vicenda, ad un ruolo di spettatore passivo, o quasi
• il Comitato Civico vuol sapere se il primo cittadino voglia o meno intestarsi in prima persona questa non facile battaglia come rappresentante istituzionale della città, perché l’unica cosa che interessa alla cittadinanza è che le Terme di Sciacca vengano riaperte e adeguatamente valorizzate
• è molto grave l’atteggiamento del Presidente della Regione che continua a rifiutare il confronto con la città, nonostante l’esplicita richiesta formalizzata da tutte le forze politiche, amministrative e sociali quattro mesi or sono.
Il Sindaco Francesca Valenti ha da parte sua assicurato che nei prossimi giorni scriverà ufficialmente al Presidente della Regione chiedendogli esplicitamente un confronto pubblico con le forze politiche e sociali
della città, firmatarie del documento sulla questione termale deliberato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Sciacca nello scorso mese di ottobre, al fine di:
- poter ottenere i necessari chiarimenti e notizie sullo stato della problematica e sui più recenti sviluppi
- una presenza permanentemente del Comune di Sciacca nel percorso indispensabile a salvare e valorizzare le Terme di Sciacca e il termalismi siciliano e la garanzia, non più rinviabile, che tale questione termale possa essere inserita con un carattere di autentica priorità nell’agenda politica regionale.
Nel prendere favorevolmente atto della volontà manifestata dalla Sindaca di voler agire in sinergia con la componente civica della città per richiedere alla Regione un confronto pubblico, priorità di agenda politica e un ruolo di primo piano da riservarsi al Comune di Sciacca nel percorso che può portare a una positiva evoluzione dell’attuale situazione, il Comitato Civico proverà adesso a richiedere anche ai deputati regionali del territorio un ruolo maggiormente incisivo e partecipe in questa battaglia per la valorizzazione del patrimonio termale di Sciacca.
Sciacca, 27.02.2021
NINO PORRELLO e FRANCO ZAMMUTO