IL 5 Settembre scorso, esattamente un mese fa, avevamo posto l’accento sull’imminente inizio dei lavori di completamento dell’incompiuta più famosa di Sciacca, ovvero, il Teatro Samonà. Avevamo fatto la cronistoria, incredibile in altre realtà ma normale prassi da Noi, della storia di tale bellissima opera, oggetto di varie riviste d’architettura e tema di vari convegni , e del suo iter d’esecuzione e completamento.
Ci siamo meravigliati delle lungaggini burocratiche , che da sempre hanno interessato tale opera pubblica (ben 32 anni !!), e ci siamo di più meravigliati della notizia del finanziamento da parte della Regione per il suo completamento. L’annuncio fatto nell’ormai lontano 2005, dal nostro Sindaco, nonché dall’allora Assessore Cimino, di ben 8 milioni di euro di stanziamento, ci aveva fatto ben sperare nel suo rapido svolgimento dei lavori necessari.
Siamo nel 2008, sono passati ben 3 anni e purtroppo dobbiamo costatare che i lavori non sono ancora iniziati. Ora, sappiamo benissimo che i lavori sono stati aggiudicati per “l’esigua cifra” di 3 milioni e 500 mila euro circa, avendo la ditta proposto un ribasso del “ben” 42%, ma non comprendiamo il perché i lavori non siano ancora iniziati, visto che la consegna è stata effettuata nel febbraio di quest’anno e, l’inizio degli stessi, era stato programmato prima per maggio e successivamente per il mese di settembre. Un paio di settimane fa, nell’intervista rilasciata al settimanale saccense CONTROVOCE, il nostro primo cittadino parlava di inizio dei lavori previsto per gli inizi di Novembre senza però aggiungere la motivazione di questo ulteriore ritardo.
Noi de L’ALTRASCIACCA, lo diciamo senza alcuna facile demagogia, ci aspettavamo un altro slittamento, ma confidavamo (sbagliandoci, evidentemente) nel rispetto degli impegni presi e dei “proclami” ampiamente diffusi a suo tempo. La cosa che ci preoccupa, principalmente, è proprio tale spostamento in avanti dei tempi d’esecuzione da parte dell’A.T.I. aggiudicataria dei lavori, la quale nel 2007 ha firmato il contratto e assunto precisi obblighi d’esecuzione, quindi alla luce di costi e oneri previsti a quella data. Oggi, i mercati sono i subbuglio, i costi di manodopera in aumento e le materie prime in salita inarrestabile. Ci chiediamo dunque:
– Come farà quadrare i suoi conti?
– Non c’è il rischio che anche questa volta il teatro Samonà rimanga “incompiuto” o, peggio ancora, diventi oggetto di contenzioso tra i firmatari del contratto (Regione e ATI) dall’indefinibile tempistica di definizione?
La nostra Associazione chiede pertanto di sapere il perché del ritardo nell’inizio dei lavori e suoi tempi d’esecuzione.
Ci chiediamo, infine, quale destinazione avrà concretamente tale struttura, come sarà gestita e principalmente:
– QUALCUNO HA FATTO I CONTI DI GESTIONE (leggi business-plan)? o avremo UN’ALTRA TERME S.P.A.?
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