Sono passate ormai tre settimane dal 10 Ottobre 2008, data in cui è stata depositata l’ormai famosa Sentenza della Corte Costituzionale n.335 che dichiarava l’incostituzionalità delle norme di legge che prevedevano l’obbligo degli utenti del servizio idrico di pagare i canoni di depurazione anche in assenza del servizio di depurazione delle acque, ed ha stabilito che i canoni di depurazione debbono essere pagati dagli utenti del servizio idrico solo come corrispettivo dell’effettiva esistenza del servizio di depurazione.
E ormai non si parla d’altro ed è giusto che sia così. Finalmente i cittadini possono far rivalere i propri diritti e richiedere indietro le somme pagate ingiustamente in questi anni. Come si suol dire: “una boccata d’aria“, viste le difficoltà economiche affrontate da tutte le famiglie italiane, specialmente in questi ultimi mesi.
Noi de L’ALTRASCIACCA abbiamo fatto nostra questa campagna a supporto di tutti i contribuenti saccensi che dal 1998 (gli anni precedenti non possono essere considerati per intervenuta prescrizione ordinaria dei termini fissata in anni dieci) hanno pagato, con le loro bollette EAS, anche i canoni di depurazione, a fronte di un servizio mai goduto poichè, alla data odierna, Sciacca non dispone ancora di impianto di depurazione.
Vogliamo anche prenderci un piccolo merito, quello di essere stati i primi (almeno sul web) nel predisporre un modulo di richiesta di rimborso canoni indebitamente versati in collaborazione con il “Centro Studi De Gasperi” di Sciacca. La piccola soddisfazione d’essere stati la guida, dopo aver appreso attraverso la rete del deposito della suddetta sentenza, per tutti coloro che nutrivano qualche dubbio in proposito. E l’AEC Delegazione Italiana (Associazione Europea per la Tutela del Cittadino Contribuente) ha annunciato una class action per il recupero delle tariffe sulla depurazione delle acque alla quale abbiamo subito aderito in nome di tutti i saccensi (clicca qui).
Cosa fare, in attesa di questa o di altre azioni collettive?
– Ogni cittadino deve fare la sua parte, inviando, prima possibile, le singole richieste di rimborso agli enti deputati alla riscossione delle somme (EAS) e a quelli destinatari delle stesse (COMUNE di SCIACCA);
– gli enti suddetti devono provvedere al conteggio di quanto dovuto ai cittadini che, in questi giorni e successivamente, stanno presentando o presenteranno la propria richiesta di rimborso, scaricabile dal nostro sito (clicca qui) oppure disponibile su CONTROVOCE (in edicola) dove troverete, da questa settimana, uno spazio a noi dedicato.
Ma non potevamo fermarci qui. Anche perchè, nel frattempo, sono state recapitate ulteriori bollette di conguaglio EAS che, erroneamente (forse perchè stampate in data antecedente alla pubblicazione della suddetta sentenza della corte costituzionale) riportano ancora le tariffe relative ai canoni di depurazione (al momento non dovuti). I cittadini ci hanno richiesto una qualche risposta in merito e noi:
– per far chiarezza;
– per evitare un ulteriore pagamento di fatture comprensive di tariffe non dovute per le quali, successivamente, bisogna inoltrare una nuova richiesta di rimborso;
– per evitare che i cittadini provvedano in maniera autonoma a defalcare le somme relative ai canoni, rischiando di incorrere in errori di calcolo;
nell’invitare tutti a sospendere momentaneamente il pagamento di queste bollette, abbiamo deciso di scrivere direttamente all’EAS (nota del 20 Ottobre 2008) chiedendo il ritiro e/o l’annullamento delle fatture attualmente in corso e di provvedere all’invio di nuove bollette in cui non siano presenti i suddetti canoni non più dovuti ed, altresì, alla stessa Società di dare entro pochi giorni pubblico annuncio dell’invalidazione delle predette fatture onde evitare ai cittadini di Sciacca di dover fare autonomamente i calcoli per pagare quanto effettivamente dovuto al netto del canone di depurazione col conseguente rischio di eventuali errori e disagi per gli stessi.
Mentre anche il nostro primo cittadino (Dott. Mario Turturici) invita i saccensi a presentare la propria richiesta di rimborso (al Comune e all’EAS), riscontrando un assordante silenzio sulla vicenda bollette di conguaglio attualmente in corso (e quindi non ancora pagate) da parte delle istituzioni cittadine, sottoscriviamo un documento elaborato dal “Centro Studi De Gasperi” di Sciacca con cui si interviene sollecitando il Consiglio Comunale a prendere una posizione sull’argomento.
Il testo presentato (scaricabile integralmente qui) rappresenta, in sintesi, le nostre Osservazioni al Consiglio comunale in persona del suo Presidente in merito agli effetti della sentenza della Corte costituzionale n. 335/2008, che ha dichiarato l’incostituzionalità di norme di legge che stabilivano l’obbligo per i cittadini di pagare i canoni di depurazione delle acque anche in assenza di servizio di depurazione e inoltra una conseguente istanza di una mozione di indirizzo del Consiglio comunale dì Sciacca al Sindaco di Sciacca per atto di tutela unitario a beneficio dì tutti i cittadini di Sciacca, in forza della citata sentenza.
Ritenendosi necessaria una soluzione istituzionale del problema mediante un intervento dell’Ente Comune di Sciacca nei confronti dell’EAS, di tutela unitaria di tutti i cittadini di Sciacca, considerato inoltre che a norma di Statuto comunale la funzione di rappresentanza degli interessi della Comunità è condivisa dal Consiglio comunale e dal Sindaco, al fine di evitare che i cittadini di Sciacca che versano in stato di incertezza, non sappiano come comportarsi, con l’evidente rischio di comportamenti difformi fra chi preferisce pagare le bollette di conguaglio 2007 e chi no, abbiamo chiesto:
– di voler contabilizzare quanto dall’EAS dovuto ai cittadini di Sciacca a titolo di rimborso di canoni di depurazione indebitamente percepiti, dal 1998 ad oggi, stante la sentenza della Corte costituzionale n.335/2008 da notificare all’EAS, e stante anche il carattere decennale della prescrizione ordinaria dei diritti di ripetizione di indebiti pagamenti;
– di sospendere ogni richiesta di pagamento nei confronti dei cittadini di Scìacca, fino a che l’EAS non abbia compiuto il predetto computo; effettuato il computo restituire ai cittadini di Sciacca quanto agli stessi dovuto; solo in subordine, in attesa che venga contabilizzato tutto quanto dovuto ai cittadini di Sciacca, di revocare le bollette già spedite, voler procedere ad una ricontabilizzazione delle bollette di conguaglio 2007, attraverso la detrazione dalle stesse della quota parte indebita di canoni di depurazione ivi compresa la quota TVA del 10% calcolata sulle stesse.
E poi ancora, il documento prodotto dal Centro Studi De gasperi, chiede altresì che il Consiglio comunale dia indirizzo al Sindaco di rivolgere l’atto di tutela dei cittadini di Sciacca anche nei confronti del nuovo gestore dei servizi idrici nel territorio di Sciacca» e precisamente si chiede che il Consiglio comunale indirizzi il Sindaco a chiedere altresì con atto di richiesta- diffida alla Girgentì acque S.p.a., cui allegare la citata sentenza della Corte costituzionale:
– a desistere dal chiedere pagamenti ai cittadini di Sciacca, a titolo di canoni di depurazione, per l’anno 2008 e fino a che il relativo servizio non sia attivato.
Si evidenzia, con lo stesso atto, citato testualmente che “… il risultato più utile da ottenere sarebbe la sospensione da parte dell’EAS di ogni richiesta di pagamento nei confronti dei cittadini di Sciacca, sino al computo di quanto dovuto dall’EAS per ciascuna utenza idrica, tenuto conto che allo stato attuale sono i cittadini di Sciacca ad essere creditori nei confronti dell’EAS. Se anche i cittadini, previa correzione delle bollette di conguaglio 2007 da parte dell’EAS, pagassero le bollette 2007 corrette senza la quota parte di canone di depurazione, tale positivo risultato sarebbe solo parziale, rimanendo il rischio che, stante la liquidazione dell’EAS, i cittadini di Sciacca non possano più ottenere l’integrale rimborso dei canoni di depurazione pagati dal 1998 ad oggi. Nel chiedere un atto di indirizzo finalizzato al risultato migliore possibile, quello della totale sospensione da parte dell’EAS di ogni richiesta di pagamento nei confronti dei cittadini di Sciacca, fino al computo di quanto dovuto dall’EAS per ciascuna utenza idrica, evidenziamo altresì che un argomento forte a sostegno di tale richiesta dovrebbe essere il latto che l’Ente Comune di Sciacca è creditore dell’EAS di una somma considerevole, che secondo dichiarazioni rese alla stampa dal Sindaco sarebbe di “circa 4 milioni di euro” (fino al 2003) e della quale è opportuno emerga in Consiglio comunale, a mezzo del responsabile dell’Ufficio di ragioneria e finanze la precisa quantificazione“.
Il quadro adesso si presenta più chiaro e completo, non rimane altro che attendere una risposta (che speriamo di ottenere entro i termini di scadenza delle suddette fatture).
Anche a livello regionale, qualcosa, dopo tre settimane, comincia a muoversi. Prendiamo atto che i deputati regionali Apprendi, il saccense Vincenzo Marinello, Donegani, Marizano e Termine, hanno depositato, il 29 Ottobre 2008, all’Assemblea Regionale Siciliana una mozione con la quale si chiede al governo siciliano
– di dare disposizioni tassative perché già dalla prossima bolletta dell’acqua sia eliminata la quota relativa alla depurazione laddove non vi sia o non sia completato, come nel caso più eclatante della città di Palermo, l’allacciamento a depuratori funzionanti,
– di aprire una linea di consultazione diretta con i cittadini, che potranno inviare messaggio di posta elettronica per avere assistenza e corretta informazione in merito alla propria città di residenza. Questa mozione è stata inoltrata al Governo regionale il 31 Ottobre e sarà discussa in aula il prossimo 4 Novembre 2008.
Ci aspettavamo sicuramente di più. Intanto, per il prossimo 7 Novembre è stata convocata dal sindaco Mario Turturici e dall’assessore ai servizi Gianluca Guardino una conferenza di servizi in cui si promette di trattare l’argomento CANONI DI DEPURAZIONE.
E quindi, mentre attendiamo gli esiti anche di questo intervento, abbiamo deciso di riproporre l’iniziativa “L’ALTRASCIACCA INCONTRA I CITTADINI” con cui, lo scorso 26 Ottobre ci siamo ritrovati in Piazza Angelo Scandaliato. La prossima domenica, 9 Novembre 2008, ritorneremo nel nostro salotto buono di città per aiutare tutti coloro che hanno bisogno di delucidazioni sull’argomento, forniremo loro i moduli e li aiuteremo a compilare le richieste di rimborso. Saremo a disposizione, per ogni chiarimento, dalle ore 9 alle ore 13.
RINNOVIAMO QUINDI L’APPUNTAMENTO: